Non potranno entrare nel territorio del Comune di Ragusa e Frazioni per quattro anni i quattro catanesi che nel corso di una perquisizione erano stati colti in possesso di oggetti atti allo scasso a bordo dell’autovettura presa a noleggio su cui viaggiavano nel cuore della notte per le vie di Ragusa.
I quattro erano stati fermati nel corso di un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati.
Entrati in contatto visivo con la volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, il conducente dell’auto sospetta accelerava repentinamente tentando di allontanarsi per eludere il controllo senza tuttavia riuscire nel suo intento.
Gli Agenti infatti, fermata l’auto, identificavano i quattro che risultavano essere già noti alle Forze dell’Ordine due dei quali anche in violazione di misure cautelari per cui venivano successivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della perquisizione, gli Agenti avevano rinvenuto, sapientemente occultati all’interno dell’utilitaria vari oggetti atti allo scasso e dispositivi idonei all’avviamento di emergenza di vari modelli di veicoli: una chiave brugola, chiavi di accensione in ferro modificate, scanner per la lettura di centraline e tutto il necessario per violare i dispositivi di protezione e di avviamento delle automobili.
In quel frangente i quattro trasfertisti, sequestrati gli oggetti rinvenuti, erano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.
In seguito agli accertamenti ed ai riscontri effettuati dalla Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura i quattro, ai sensi dell’art.2 D.Lgs n159/2011, sono stati muniti di Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Tornare nel Territorio di Ragusa e Frazioni per la durata di quattro anni.
 469 visualizzazioni totali,  58 visualizzazioni oggi
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Â
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link