Gli sforzi di Acquevenete sono orientati verso una gestione sostenibile delle risorse idriche, con un piano strategico che integra obiettivi Esg e si allinea alle direttive dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. È quanto emerge dal Forecast 2024, i cui risultati riflettono il continuo impegno verso un servizio responsabile, accessibile ed efficiente per il territorio e la comunità.
Investimenti strategici e Pnrr Nel 2024 Acquevenete ha portato avanti il piano di investimenti previsto, con particolare attenzione alla resilienza delle infrastrutture idriche e alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione. Grazie anche ai finanziamenti ottenuti tramite il Pnrr, sono stati avviati progetti di digitalizzazione e monitoraggio delle reti, che porteranno a distrettualizzare oltre 1.200 km di rete entro la fine dell’anno. A fine 2024, la società avrà investito complessivamente quasi 40 milioni di euro, confermando il trend positivo di crescita e contribuendo così a una gestione più sostenibile delle risorse idriche e al miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini.
Risultati economici e solidità finanziaria Il Forecast 2024 proietta una chiusura dell’anno con un valore della produzione stimato di 101 milioni di euro e un utile prima delle imposte di 2,5 milioni di euro. Acquevenete mantiene una solida struttura finanziaria, confermata dal rating Investment Grade assegnato da Crif ratings, e ha completato un nuovo round di rifinanziamento attraverso il Viveracqua Hydrobond 5, garantendo così le risorse necessarie per il piano di investimenti a lungo termine.
Obiettivi di sostenibilità e tutela ambientale Nel 2024, Acquevenete ha perseguito dodici obiettivi strategici legati alla sostenibilità. Tra questi: Riduzione delle perdite idriche: grazie ai progetti di distrettualizzazione e controllo della pressione, la società prevede di mantenere il trend positivo di riduzione delle perdite, raggiungendo un valore stimato di 7,79 m³/km/giorno, in linea con gli obiettivi prefissati.
Efficienza energetica Nonostante un incremento nei consumi dovuto all’aumento delle attività di lavaggio delle condotte e all’aumento della piovosità, l’impegno verso l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili e una riduzione dei consumi energetici continua a essere centrale.
Riduzione dei fanghi di depurazione Nel rispetto delle direttive Arera, Acquevenete ha destinato il 100% dei fanghi recuperabili al settore agricolo, limitando lo smaltimento in discarica a meno dell’1%, ben al di sotto del limite del 3% previsto.
Innovazione e digitalizzazione al servizio del cliente Nel corso del 2024, Acquevenete ha potenziato i servizi digitali per migliorare l’accessibilità e la qualità delle prestazioni. È stato così possibile migliorare l’interazione con gli utenti, rispondendo in modo tempestivo alle esigenze della collettività e promuovendo un uso consapevole e sostenibile della risorsa idrica.
Un impegno che guarda al futuro “Il 2024 è stato un anno di sfide ambiziose, ma anche di risultati tangibili per Acquevenete,” dichiara il presidente Piergiorgio Cortelazzo. “Con investimenti strategici e una gestione lungimirante delle risorse, abbiamo rafforzato la nostra capacità di rispondere non solo alle esigenze attuali, ma anche di preparare il territorio ad affrontare le criticità ambientali e sociali dei prossimi anni. La nostra missione va oltre il servizio: vogliamo contribuire attivamente a un modello di sostenibilità concreto e replicabile, che unisca innovazione, resilienza e attenzione costante alla comunità che serviamo.”
Il Forecast 2024 è stato presentato all’assemblea dei soci riunitasi il 30 ottobre 2024 nella sede monselicense della società. Nella stessa seduta avrebbero dovuto essere eletti presidente e vicepresidente dell’assemblea intercomunale e dell’assemblea speciale dei Comuni soci dell’Ato Polesine, ma all’unanimità i sindaci hanno deciso di rinviare le nomine alla prossima seduta.
Tra gli argomenti affrontati dall’assemblea dei soci, anche i Piani di sicurezza dell’acqua (Psa), sistemi di valutazione e gestione del rischio estesi a ciascuna fase della filiera idrica. Ad Acquevenete, in qualità di gestore, spetta la redazione degli otto piani individuati (uno per ciascuna “Water supply zone”, ovvero le aree omogenee in cui è suddiviso il territorio di competenza) entro il 12 gennaio 2029. Ad oggi sono già stati avviati tre Psa: Boara Pisani, Est Bacchiglione e Zovencedo.
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