Ammonta a oltre 1.200 il numero di confezioni di profumi contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino, nel corso di alcuni controlli eseguiti presso il mercato settimanale di piazzale S. Decenzio. I finanzieri del Gruppo di Pesaro, durante una specifica attività sugli obblighi di certificazione fiscale dei corrispettivi, hanno individuato un ambulante intento a vedere profumi delle più note griffes di moda, a prezzi particolarmente bassi, come “rimanenze di negozio”.
In particolare, ciò che ha subito destato sospetto nei finanzieri, oltre al prezzo molto conveniente, è stata la fattezza delle confezioni, tra loro tutte uguali nel packaging. Un più approfondito esame sulle confezioni ha poi rivelato ulteriori difformità della merce posta in vendita rispetto ai prodotti originali. Le differenze sono state immediatamente evidenti per il tipo di etichettatura utilizzata, per la composizione degli ingredienti e per le boccette, tutte di contenuto pari a 33 ml.
Le confezioni di profumo esposte e quelle rinvenute in alcune scatole di cartone occultate sotto il banchetto sono state immediatamente sequestrate dai finanzieri e ritirate dalla vendita. Per tale motivo, l’ambulante è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Pesaro per le ipotesi di reato di cui agli articoli del codice penale 474 “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e 648 “ricettazione”, dal momento che non ha saputo spiegarne la provenienza.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. Acquistare prodotti originali assicura il futuro del nostro Paese, garantisce il lavoro legale, nonché la salute e la sicurezza di chi li utilizza.
L’operazione condotta testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel settore del contrasto agli illeciti economico-finanziari connessi alla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e salvaguardare la libera concorrenza tra gli operatori del mercato.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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