Questa settimana a Come fare per parliamo di Stato di Famiglia. In questo articolo cercheremo di spiegarvi che cos’è, a che cosa serve e qual è la sua importanza.
Cos’è lo Stato di Famiglia?
Partiamo dalle basi. Lo Stato di Famiglia o il suo certificato è un documento che certifica la composizione familiare. Ovvero, esso conferma i dati anagrafici dei membri del nucleo familiare che vivono nella stessa casa, stabilendo anche i legami parentali ed affettivi.
Ribadiamo che è strettamente legato all’abitazione e alle persone che ci vivono e definisce, inoltre, tutte le persone a carico del capo famiglia (che nella maggior parte dei casi possono essere entrambi i genitori).
Segnaliamo, a questo proposito, l’esistenza dello Stato di Famiglia Storico, il quale certifica non solo le persone che attualmente fanno parte del nucleo familiare, ma anche coloro che ne hanno fatto parte nel passato, come una sorte di cronistoria. Questo può essere utile per evitare incombenze burocratiche legate alle sucessioni.
Questo certificato ha una validità di 6 mesi, dopodichè non sarà più utilizzabile a meno che non venga aggiornato. Al contrario, il certificato storico ha una validità infinita senza nessuna scadenza.
A che cosa serve e come si ottiene
Ora vediamo a che cosa può servire questo certificato. In primis specifichiamo subito che può tornare utile per la compilazione del modello ISEE ma soprattutto per:
- svolgere le pratiche di divorzio
- affidamenti o adozioni di minori
- infortuni sul lavoro
- pratiche di successione
Per farlo è necessario rivolgersi lo sportello dell’anagrafe della propria città oppure è anche possibile attraverso lo Spid sullo sportello online della Anagrafe del proprio comune di residenza e seguire le direttive della pagina. In ogni caso ci verranno chiesti solo i dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare.
Alla prossima settimana per una nuova puntata di come fare per!
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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