MACERATA – Cartellini plurilingue dai fruttivendoli, un progetto della scuola dell’infanzia “P.M. Ricci”. È questo l’obiettivo principale del progetto “Plurilinguismo: una macedonia di lingue e di frutta” realizzato nei mesi di aprile/maggio, grazie alla supervisione scientifica della professoressa Edith Cognigni del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, la collaborazione delle docenti della Scuola dell’Infanzia “P.M. Ricci” dell’Istituto “E.
Fermi” di Macerata e con il patrocinio del Comune di Macerata.
I cartellini, che riportano le lingue parlate dai piccoli alunni, verranno distribuiti ai fruttivendoli nel quartiere Cairoli per favorire l’inclusione linguistica dei bambini plurilingui e delle loro famiglie. «Con piacere abbiamo supportato l’iniziativa della docente, coordinata dalla Cognigni dell’UniMc, con la quale collaboriamo con il progetto ” Italiano in biblioteca” – interviene l’assessora all’Istruzione Katiuscia Cassetta – condividendo l’idea che solo attraverso il rispetto e conoscenza delle varie culture, di cui la lingua è principale espressione, si possa vivere in un contesto sereno e ci sia vera integrazione ed arricchimento reciproco».
L’obiettivo del progetto è promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della diversità linguistica-culturale, ad integrare il contatto linguistico nelle pratiche didattiche nella scuola dell’infanzia, e soprattutto ad utilizzare le lingue e le culture non solo per accogliere ma anche per educare al plurilinguismo, facendone una vera e propria risorsa, sia educativa sia cognitiva.
«Le bambine e i bambini hanno accolto con entusiasmo la proposta – sottolinea la docente che ha seguito le attività, l’insegnante Magda Dabrowska – con particolare interesse e curiosità soprattutto nei momenti delle uscite presso i fruttivendoli di Corso Cairoli. È stata una situazione autentica di apprendimento, dove con grande entusiasmo le bambine e i bambini con background migratorio aiutavano i compagni e i clienti a pronunciare il nome dei frutti nella propria lingua. Tutti hanno dimostrato interesse e curiosità verso le lingue e le conoscenze dei piccoli cittadini plurilingui, sperimentando nuovi suoni e alfabeti. Un ringraziamento va a tutti i genitori che hanno contribuito a dare forma al progetto, ma soprattutto alle bambine e ai bambini della sezione A e B».
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