Fonti interne del ministero delle Imprese e del Made in Italy sottolineano che i tagli previsti dalla Manovra rendono impossibile ogni tipo di politica a sostegno degli acquisti di nuove auto elettriche, ibride e a motore tradizionale a basso consumo
La conferma più esplicita e più temuta arriva a Gazzetta Motori direttamente da fonti interne del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel 2025 non sarà disponibile nessun tipo di Ecobonus per l’acquisto di nuove vetture. Manca solo l’ufficialità. In sostanza, ciò significa la fine degli incentivi auto, sia per le vetture elettriche che per quelle ibride e con motore tradizionale a basso consumo. La notizia è conseguenza del taglio clamoroso previsto dalla Manovra di bilancio sul Fondo Automotive istituito nel 2022 dal governo Draghi. La dotazione originaria di 8,7 miliardi di euro è scesa negli anni fino agli attuali 5,8 miliardi di euro, finora da utilizzare fino al 2030 per politiche di sostegno delle aziende del settore, oltre ovviamente a copertura degli Ecobonus. Una precisazione importante: nel decreto istitutivo del fondo, appunto datato 2022, si parlava di incentivi all’acquisto per il triennio 2022-2024. Il governo ora ha deciso di destinare 4,6 miliardi del fondo automotive al finanziamento di spese militari e missioni internazionali di pace. La matematica non è una opinione.
Quasi zero
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In quel 18 febbraio 2022, l’allora premier Mario Draghi era stato accompagnato alla conferenza stampa di presentazione del Fondo Automotive dal suo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, oggi titolare del dicastero dell’Economia e delle Finanze, che dunque non può non sapere e cogliere la portata dei tagli che ora lui stesso è a proporre. Con il definanziamento, al fondo automotive resta una cifra di circa 200 milioni l’anno, fino al 2030. Una somma irrisoria rispetto ai 950 milioni stanziati nel 2024, di cui 790 destinati direttamente agli incentivi all’acquisto. Solo nella giornata del 3 giugno scorso, dalle ore 10 alle 18,35, sono andati esauriti tutti i 201 milioni di euro destinati a finanziare l’acquisto di auto elettriche, ad una media di oltre 390 mila euro al minuto. In attesa dell’approvazione definitiva della Manovra, entro il 31 dicembre prossimo, le fonti interpellate da Gazzetta Motori hanno trasmesso messaggi piuttosto tassativi nel non prevedere un cambio di strategia, con un eventuale ritorno nel 2025 degli Ecobonus per le auto, difficilmente finanziabili neppure per ciclomotori e quadricicli. Sul piano pratico, poi, appare estremamente contraddittoria la posizione del ministro Giorgetti rispetto a quanto precedentemente dichiarato e previsto da larga parte della maggioranza, ovvero un sostegno al settore che prevedesse tanto contributi all’acquisto che una politica di finanziamento pubblico indirizzata anche a favorire l’eventuale ingresso di un secondo costruttore automobilistico in Italia.
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