Grazie alla proroga del Bonus Prima Casa, chiunque abbia acquistato casa ad inizio 2024 e rispetti i requisiti previsti può richiedere il rimborso delle tasse versate.
Sappiamo quanto sia complicato poter accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa e come le difficoltà oggettive che si presentano a molti italiani spingano a portare avanti contratti d’affitto che sono svantaggiosi non solo perché le somme versate non concorrono all’ottenimento finale dell’immobile, ma anche perché a volte sono addirittura superiori a quelle valevoli per le rate del mutuo.
Per fortuna ci sono agevolazioni che consentono ai meno abbienti e ai più giovani di ottenere il mutuo con maggiore facilità. Tra queste la più richiesta è sicuramente il Bonus Prima Casa spettante agli under 36, un’agevolazione che è stata prorogata fino al 21 dicembre 2024, data ultima per stipulare e pagare il rogito dell’atto d’acquisto per chi rientra nei termini stabiliti dalla legge.
Dato che la proroga del beneficio è giunta in un secondo momento, è possibile che alcuni beneficiari del Bonus Prima Casa abbiano provveduto al pagamento delle tasse che vanno versate in caso di acquisto di un immobile. Chi rientra nell’agevolazione, infatti, non deve pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale e chi è soggetto ad IVA deve pagare un credito d’imposta pari all’IVA pagata.
Bonus Prima Casa: chi può richiedere il rimborso delle tasse versate
Con la circolare 14 del 2024 l’Agenzia delle Entrate ha specificato che chiunque abbia acquistato casa tra l’1 gennaio e il 29 febbraio del 2024 ha diritto a richiedere il rimborso delle imposte versate. Questa possibilità è rivolta però solo a chi può beneficiare del Bonus Prima Casa per gli under 36.
Il requisito anagrafico è dunque il primo che bisogna rispettare, ma non è l’unico: l’esenzione del pagamento delle tasse è infatti prevista solo per quei soggetti il cui ISEE annuo è inferiore ai 40mila euro. Se rientrate nella categoria definita dai requisiti previsti per l’accesso al bonus, potete effettuare richiesta di rimborso. Va chiarito infatti che il rimborso non avverrà in automatico, ma solo ed esclusivamente se verrà presentata la domanda.
Il soggetto interessato dovrà dunque presentare una dichiarazione tramite atto notarile nella quale attesta di possedere i requisiti necessari a beneficiare del Bonus Prima Casa in corso di validità nel 2024 e che dunque l’acquisto della casa effettuato tra l’1 gennaio e il 29 febbraio 2024 non è soggetto alle imposte.
Trattandosi di un rimborso a compensazione delle tasse versate, l’atto va presentato nei termini utili per usufruire del credito d’imposta e dunque tra l’1 gennaio e il 31 dicembre del 2025.
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