“Il territorio ora deve farsi sentire”. E’ questa la forte presa di posizione che arriva da Federalberghi Riccione, che la scorsa settimana è stata a Roma per capire come sta evolvendo il progetto che porterà alla nascita dei parchi eolici nell’Adriatico. Una delegazione composta da Cinzia Ferri e Andrea Bargellini ha incontrato il ministro all’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il ministro ha confermato come l’iter per realizzare gli impianti è ormai allo stato avanzato, anche se ancora non sono state diffuse le tempistiche certe per l’inizio dei lavori.
Sul territorio procedono i progetti di Agnes, con due punti di costruzione del parco eolico, e quello di Wind 2000. “Il ministro si è mostrato comprensivo, ma è stato chiaramente spiegato come non ci saranno margini per immaginare di spostare gli impianti più al largo, in quanto andrebbe a incidere notevolmente nell’aumento dei prezzi. Mentre invece si è parlato di aste, con la possibilità di inserire dei vincoli, per quanto riguarda la gestione degli impianti”, spiega da Federalberghi, Cinzia Ferri.
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Sin dall’inizio del nuovo corso, dopo il rinnovo delle cariche dirigenziali, Federalberghi Riccione si è sempre detta assolutamente contraria alla realizzazione di qualsiasi parco eolico in Adriatico. Ora il presidente Claudio Montanari torna a ribadire la completa contrarietà: “Ora siamo consapevoli che la situazione è complessa, Federalberghi resta determinata nella visione di un territorio che non prevede parchi eolici, perché l’impatto negativo non giustifica questo investimento in una zona poco ventosa come l’Adriatico”.
Cinzia Ferri, albergatrice che sta seguendo da vicino la partita dell’eolico spiega come urgano iniziative. “Il territorio dovrebbe in qualche modo farsi sentire – sostiene -, se i territori tacciono vuol dire che va bene, dobbiamo far sentire il nostro disagio e dissenso. Abbiamo un’economia che vive principalmente di turismo, non possiamo svalutare il nostro brand. Questi impianti avranno un impatto notevole: occuperanno tutto l’orizzonte. Sul territorio riteniamo che c’è stato troppo silenzio, i cittadini non sono informati adeguatamente di cosa accadrà”.
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