«Sulla peste suina si poteva fare di più all’inizio. In Puglia, per anni è stata negata l’esistenza della xylella, poi sono spuntati i comitati che si opponevano all’abbattimento degli alberi e infine, dopo un decennio, ci siamo accorti che se avessimo seguito fin dall’inizio le normative europee sulla quarantena, oggi la situazione sarebbe diversa. Lo stesso accade oggi con i cinghiali. Siamo in un’epoca in cui le malattie tenderanno a globalizzarsi, dobbiamo essere più rapidi nell’azione». Sono le parole di Paolo De Castro, ex ministro dell’agricoltura e commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ospite venerdì 25 ottobre al Palazzo dell’Agricoltura di Piacenza per sostenere la candidatura alle elezioni regionali di Luca Quintavalla (Pd).
Il candidato dem ha intervistato De Castro trattando temi di stretta attualità che riguardano il settore dell’agricoltura. A dicembre si insedierà la nuova commissione europea, l’ex europarlamentare si è detto fiducioso sulla possibile nomina di Christophe Hansen come commissario all’agricoltura e al cibo e di Raffaele Fitto che, in qualità di vicepresidente esecutivo della commissione, supervisionerà anche i dossier relativi all’agricoltura. «Le condizioni di partenza sono sicuramente buone», ha detto De Castro.
«L’agricoltura non è nemica dell’ambiente – ha sottolineato Quintavalla – non è giusto mettere le due cose in contrapposizione. Nessuno nega i cambiamenti climatici e le regole vanno rispettate; tuttavia, gli estremismi non portano da nessuna parte”. De Castro ha puntato il dito contro la lentezza dell’Unione europea nel legiferare sui pesticidi. “Bisogna fare di più sul tema della sostenibilità ambientale – ha detto – ma finora nessuno a livello europeo ha affrontato il tema del come farlo. L’Unione europea ha il dovere, se dice di ridurre la chimica, di dire agli agricoltori come combattere le malattie».
«Le malattie – ha evidenziato De Castro – si possono combattere anche senza la chimica, ma manca un progetto concreto: gli agricoltori vanno accompagnati con incentivi, programmi e progetti che li aiutino a intraprendere soluzioni meno impattanti e più attente all’ambiente».
All’incontro del 25 ottobre hanno partecipato anche il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli, il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini, il presidente di Cia (Confederazione italiana agricoltori) Piacenza Fabio Girometta, rappresentanti della cooperazione e dell’industria alimentare, il preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza Marco Trevisan e altri docenti universitari.
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