Si è concluso stamattina, 28 ottobre, l’esame del reclamo in tribunale a Piacenza presentato dalla società Piacenza Parcheggi contro l’ordinanza che detta lo stop al taglio delle piante previsto nel cantiere del posteggio interrato in piazza Cittadella. Si attende ora il pronunciamento del collegio di tre giudici che, come riferito dagli avvocati Umberto Fantigrossi e Claudio Tagliaferri, in rappresentanza di Legambiente e undici residenti della zona, “sarà depositato entro pochi giorni”.
Si profila dunque un nuovo capitolo della vicenda che riguarda piazza Cittadella. Alla fine di agosto, gli ambientalisti avevano presentato un ricorso al tribunale di Piacenza per chiedere di bloccare l’abbattimento delle piante – circa 15 esemplari tra cedri e tigli – previsto per lasciare spazio alla nuova infrastruttura da circa 250 posti auto, un progetto – lo ricordiamo – atteso e discusso da oltre dodici anni, dal valore di circa 14,7 milioni di euro, a fronte di un accordo di project financing tra il Comune e il concessionario privato Gps – Piacenza Parcheggi. Il giudice aveva disposto il “no” al taglio delle piante, e la ditta privata si era opposta attraverso un reclamo, affiancato da una delibera della giunta comunale che aveva deciso di costituirsi di fronte al tribunale contro l’ordinanza. Adesso, mentre l’ex biglietteria è stata demolita nei giorni scorsi, il nuovo pronunciamento giudiziario potrebbe aprire diversi scenari.
A riassumerli è l’avvocato Tagliaferri: “Si potrebbe verificare la conferma dell’ordinanza che blocca il taglio degli alberi, oppure l’accoglimento del reclamo di Piacenza Parcheggi che spianerebbe la strada all’abbattimento delle piante, o ancora, una terza ipotesi che affermerebbe la giurisdizione del Tar di Parma su questa vertenza”. Se il “no” all’eliminazione di cedri e tigli fosse confermato, chi dovrebbe ripulire le macerie oggi presenti in piazza Cittadella? L’avvocato di Legambiente risponde così: “Sarà un problema del Comune o del concessionario, e non dei ricorrenti”.
In attesa di una parola definitiva, comunque, tra gli ambientalisti – presenti all’esterno del tribunale – c’è un certo ottimismo. Lo stesso avvocato Fantigrossi rimarca che “a fronte dell’utile sulla gestione degli stalli di sosta con le strisce blu in città, Piacenza Parcheggi avrebbe tutti gli spazi finanziari per modificare il progetto, anche perché le varianti sono previste nel contratto”.
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