L’assessore all’Asta benefica dei grandi Cru del Collio per il
restauro del monastero di Castagnevizza (Nova Gorica)
Pordenone, 26 ott – “Viviamo tempi difficili in cui parlare di
pace diventa sempre più urgente e necessario. Farlo anche
attraverso eventi e iniziative benefiche come quella che si
ripete qui a Castagnevizza e che hanno al centro i grandi vini,
rappresenta un’occasione e uno strumento di amicizia oltre i
confini all’insegna dell’importante tradizione vitivinicola
dell’antica Contea di Gorizia e Gradisca”.
Lo ha detto oggi l’assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, Stefano Zannier, partecipando dell’evento “Grandi
vini della Contea della pace” che ha visto svolgersi la terza
asta dei grandi vini della Contea di Gorizia. Anche quest’anno
l’asta, organizzata dall’Associazione dei Cavalieri dei Cru
dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, si ripete in beneficenza
a favore del Monastero di Castagnevizza (Nova Gorica), per
preservare questo importante patrimonio culturale del territorio,
anche in vista di GO!2025.
In particolare i fondi raccolti saranno utilizzati per il
restauro degli affreschi del XVII secolo nella cappella del
monastero. L’asta si è chiusa con una raccolta di poco meno di 95
mila euro.
“Poter utilizzare – ha sottolineato Zannier – la storicità della
tradizione vitivinicola e la valorizzazione degli antichi Cru che
sono stati recuperati nel tempo è un modello intelligente poiché
consente di realizzare una iniziativa a scopo benefico, ma
permette anche di evidenziare, ancora una volta, l’importanza
delle eccellenze che sono sempre necessarie, sia che si tratti di
promuovere eventi a carattere filantropico, sia che si tratti di
fare economia”.
L’Asta dei grandi vini della Contea di Gorizia nelle antiche
cantine del Monastero è stata battuta della prestigiosa casa
d’asta Dorotheum di Vienna. A presiederla fra’ Niko Žvokelj,
padre superiore del Monastero e Riccardo Illy, già presidente
della Regione e console onorario di Francia.
I vini all’asta, di diverse aziende italiane e slovene, sono
stati esclusivamente dei Cru in purezza provenienti dai vigneti
sloveni del Brda e della Vipavska Dolina (la valle del Vipacco),
che erano stati classificati “in riguardo alla loro bontà” nel
lontano 1787, assieme a quelli italiani prodotti nelle zone del
Collio, Aquileia e Colli Orientali, già appartenenti alla vasta
Contea di Gorizia e Gradisca.
ARC/LIS/pph
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