TERAMO . Il governo conferma gli aiuti ai territori e alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Sono prorogati fino al 2025, infatti, sia lo stato di emergenza che la gestione commissariale delle procedure relative alla ricostruzione. Lo stabilisce la legge di bilancio predisposta dall’esecutivo guidata da Giorgia Meloni e che passerà al vaglio del parlamento per diventare operativa entro la fine dell’anno. In pratica, anche per il 2025, resteranno in vigore aiuti economici, sgravi fiscali e agevolazioni per cittadini e imprese del cratere che abbraccia Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.
la proroga di un anno
«La legge di bilancio 2025 rassicura sul futuro delle comunità, delle popolazioni e delle aziende nelle aree del sisma 2016-2017», fa sapere la struttura commissariale diretta dal senatore Guido Castelli, «innanzitutto allo scopo di garantire il proseguimento e l’accelerazione dei processi di ricostruzione è stato prorogato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2025 ed è stata confermata anche la gestione straordinaria». Sarà ancora il commissario, dunque, a sovrintendere alle operazioni riguardanti la riparazione dei danni e la rinascita economica e sociale dei territori feriti. Castelli, nel commentare i contenuti della nuova legge di bilancio, premette che «negli ultimi due anni, grazie al tempestivo intervento del governo Meloni, quei territori stanno finalmente ripartendo, in termini di ricostruzione, di occupazione, di tessuto sociale. Sono stati infatti erogati 2,3 miliardi per la ricostruzione privata, abbattendo del 21 per cento la necessità di assistenza abitativa».
gli aiuti confermati
Peraltro, nella manovra economica sono state appostate ulteriori risorse, pari 92 milioni di euro, per assicurare nell’arco di tutto il prossimo anno il contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione a vantaggio dei cittadini con le case inagibili. Sono state prorogate le esenzioni dal pagamento delle tariffe per le utenze. Il governo ha poi destinato 1,5 milioni di euro per concorrere agli oneri derivanti dalla proroga al 31 dicembre 2025 dei pagamenti delle rate dei mutui e dei finanziamenti. Un’analoga sospensione si applicherà anche ai pagamenti di canoni per contratti di affitto per edifici distrutti o inagibili, anche parzialmente, ovvero beni immobili strumentali ad attività imprenditoriali, commerciali, artigianali, agricole o professionali svolte nelle medesime strutture. Il blocco si applica anche ai pagamenti di canoni per contratti di locazione relativi a beni mobili strumentali alle attività imprenditoriali, commerciali, artigianali, agricole o professionali. Sempre a proposito di mutui viene prorogata al 31 dicembre di quest’anno la facoltà dei beneficiari di optare tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario.
il blocco delle imposte
Nei rapporti tra cittadini, imprese e amministrazioni è stata prorogata a fine 2025 l’esenzione – per residenti o domiciliati e aziende con sede legale o operativa nei Comuni – relativa al pagamento dell’imposta di bollo e dell’imposta di registro per le istanze, i contratti e i documenti presentati alla pubblica amministrazione fino al 31 dicembre di quest’anno. Ed è stata prorogata alla stessa data anche la disposizione che esclude il concorso alla formazione del reddito imponibile dei redditi dei fabbricati, che si trovano nelle zone colpite dagli eventi sismici, purché distrutti o oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, comunque adottate entro il 31 dicembre 2018.Viene anche prorogata l’esclusione dall’indicatore della situazione patrimoniale (Isee) degli immobili e fabbricati di proprietà distrutti o dichiarati non agibili in seguito a calamità naturali.
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