Tutto nel primo tempo tra Monza e Venezia, con i lagunari che agganciano il Lecce in coda alla classifica e i brianzoli che proseguono affiancati al Parma
Nel derby tutto romano fra l’ex biancoceleste Nesta e Di Francesco dai trascorsi giallorossi, termina in parità la sfida, dopo quattro gol e un cartellino rosso. Prosegue la politica dei piccoli passi del Monza che con il punticino conquistato appaia il Parma, portandosi a due lunghezze di distanza dalla zona retrocessione. Il Venezia resta invece in fondo alla classifica con il Lecce. Ma la lotta per salvarsi resta lunghissima per entrambe.
Il primo tempo non è avaro di emozioni, e non solo perché il pomeriggio implica il ritorno in Brianza del ds del Venezia, Filippo Antonelli e di Christian Gytkjaer, eroe della promozione in A nel maggio del 2022 e premiato con una targa da Adriano Galliani prima dell’avvio. I sentimentalismi cessano presto con i veneti determinati ad abbandonare l’ultimo posto in classifica: così la squadra di Di Francesco con Pohjanpalo, terminale offensivo della squadra, cerca con personalità il gol del vantaggio che trova al quarto d’ora con Ellertson, servito da Oristanio.
Il Monza, dopo il successo ottenuto in casa del Verona, vuole proseguire la scia positiva e otto minuti più tardi pareggia con il rasoterra dalla sinistra di Kyriakopoulos. Tutto finito? No, tale è la determinazione dei lagunari che Svoboda realizza l’1-2, capitalizzando la palla di Andersen. Ma anche in questo caso, all’abilità di creare non segue la bravura di conservare. Cinque minuti Kyriakopoulos telecomanda per Djuric il pallone del 2 pari.
Nella ripresa Busio sfiora il palo (decisivo l’intervento di Turati), il tentativo di Bianco viene spedito in corner da Idzes. Bondo prima chiede il rigore per il fallo subito in area da Zampano, poi viene espulso per la somma di due gialli. Nel prossimo turno i brianzoli saranno ospiti dell’Atalanta a Bergamo, mentre i veneti in casa affronteranno la sorpresa Udinese.
Prima della partita la curva aveva reso omaggio ad Adriano Galliani, «uno di noi». Chissà se il tributo nostalgico è legato all’offerta in arrivo del gruppo americano Gamco di Mario Gabelli interessato a rilevare il 100% delle quote del club.
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