Un primo bilancio della collaborazione fra Cassa depositi e prestiti e Regione sul sostegno che l’istituzione ha offerto nella programmazione degli investimenti previsti dal Fondo di sviluppo e coesione 2021-27. È stato questo uno dei temi affrontati nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo d’Orléans tra il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e l’amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco.
Durante la riunione, sono state poste le basi per consolidare la collaborazione attraverso la sottoscrizione di una nuova intesa anche per la fase di attuazione dell’accordo Fsc, relativamente alle attività di gestione e monitoraggio degli investimenti. Il colloquio, inoltre, è stato occasione per un primo scambio di opinioni su alcune iniziative strategiche, già in gran parte inserite dalla Regione nella programmazione del Fondo: la termovalorizzazione dei rifiuti, le opere per il contrasto all’emergenza idrica, lo sviluppo delle terme di Sciacca e Acireale e il potenziamento dell’aeroporto di Comiso.
«La sinergia con Cdp – sottolinea Schifani – è fondamentale per garantire che gli investimenti previsti dal Fondo di sviluppo e coesione possano tradursi in opere concrete e miglioramenti tangibili per il territorio. L’intesa raggiunta rappresenta un passo decisivo per assicurare la corretta gestione e il monitoraggio dei progetti, ponendo le basi per interventi che rispondano alle esigenze dei cittadini. Il rafforzamento della collaborazione con Cassa depositi e prestiti può accelerare la realizzazione delle opere strategiche, rendendo più efficace l’utilizzo delle risorse messe a disposizione per la crescita e lo sviluppo della regione».
«L’incontro con il presidente Schifani – commenta Scannapieco – rappresenta un ulteriore passaggio della produttiva collaborazione avviata nell’ambito della programmazione dei Fondi di coesione 2021-27. Cdp proseguirà il suo impegno per mettere a disposizione dell’Isola le proprie competenze, con l’obiettivo di sostenere nuovi progetti in grado di generare impatti positivi sui territori».
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Codice degli appalti, il governo nazionale applica il modello Sicilia – «Il governo nazionale ha deciso di seguire l’esempio della Regione Siciliana nella modifica al Codice dei contratti e questo ci rende orgogliosi perché è la prova che abbiamo tracciato una strada importante e innovativa». Lo dice l’assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò, commentando le variazioni al decreto legislativo 36 del 2023 approvate dal Consiglio dei ministri e relative ai requisiti di capacità tecnica e professionale.
«Queste nuove previsioni – ha aggiunto Aricò – non solo faciliteranno l’accesso ai bandi per i servizi di architettura e ingegneria, ma garantiranno anche una maggiore trasparenza e competitività. Siamo fiduciosi che queste modifiche porteranno benefici concreti sia agli operatori di settore sia ai cittadini. Il governo Schifani ha dimostrato come innovazioni peculiari possano influenzare positivamente le politiche nazionali e siamo certi che questo non rimarrà un caso isolato».
La Regione Siciliana ha recepito il nuovo Codice dei contratti con la legge 12 ottobre 2023, introducendo alcune specificità ora contenute anche nella normativa nazionale.
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