Elisabetta regina d’Inghilterra è l’opera che ha lanciato Gioachino Rossini prima del celeberrimo capolavoro Il Barbiere di Siviglia. Rimasta per lungo tempo in ombra dai capolavori rossiniani successivi, è stata rappresentata nuovamente a cominciare dalla metà del secolo XX.
In effetti, non tutti sanno che la famosa ouverture rossiniana del “Barbiere” era stata proposta precedentemente proprio in Elisabetta regina d’Inghilterra e anche qui presa in prestito da un’opera ancora precedente e meno fortunata di Rossini: Aureliano in Palmira.
In scena in questi giorni al Teatro Massimo di Palermo, l’opera di Rossini riscuote successo grazie a un cast di grande valore sia nella rappresentazione con il soprano georgiano Ninno Machaidze che in quella con la giapponese Aya Wakizono.
Realizzata da Rossini nel 1815, e spesso etichettata quale celebrativa della Restaurazione post-napoleonica, quest’opera raccoglie oggi ulteriore conferma anche grazie anche a un’attualizzazione che rievoca altre regine britanniche di grande fama come la regina Vittoria ed Elisabetta seconda. Tanto che scenografia e costumi, nella rappresentazione di questi giorni al Teatro Massimo di Palermo, mostrano un tentativo di accomunare epoche successive dell’Impero Britannico. Esponendo, infatti, citazioni più vicine sia all’epoca vittoriana (seconda metà del XX secolo) sia all’epoca del Novecento elisabettiano, evitando così l’ambientazione cinquecentesca originaria, oppure napoleonica, che pure avrebbero avuto un loro perché. Rossini infatti non era assolutamente a favore della Restaurazione e la lettura di quest’opera può benissimo evocare aspetti straordinariamente interessanti sul piano storico.
Inoltre, in quest’opera ci sono tutti gli elementi musicali di successo che poi saranno sviluppati con le celeberrime opere rossiniane successive, fornendo allo spettatore un valore aggiunto sulla storia della musica. Va dunque un plauso al Teatro Massimo di Palermo per averla proposta in questa stagione.
La scelta scenografica minimalista e affidata principalmente a giochi di luce, ha esaltato le doti vocali e le convincenti performance di tutto il cast, sia nell’insieme e che nei singoli. La regia di Davide Livermore e dei suoi collaboratori è dunque molto vincente al di là delle scelte nei dettagli.
Decisamente regale e acclamato il soprano georgiano, la famosissima e bellissima Nino Machaidze. Straordinaria nell’impersonare i molteplici dettagli contrastanti dell’Elisabetta-regina creata da Rossini, Nino Machaidze conferma ulteriormente la sua fama con applausi a scena aperta e ovazioni finali. Salome Jicia (Matilde), anche lei georgiana, incuriosisce e suscita con grande calore. Nel vedere e sentire le due artiste georgiane duettare in crescendo rossiniano, il pensiero va inevitabilmente alla Georgia dove sono in corso elezioni epocali che ne decideranno il futuro.
Eccellenti i due giovani tenori nei ruoli di Leicester e Norfolc. Il ragusano Enea Scala (Leicester) e il tataro Ruzil Gatin (l’antagonista Norfolc) raccolgono grandi applausi. Successo anche per il mezzosoprano campano Rosa Bove (Enrico) e il tenore toscano Francesco Lucii (Guglielmo).
Il pubblico palermitano applaude entusiasta a scena aperta e acclama nel finale. È un successo che ricorda quel trionfo di poco più di due secoli fa al San Carlo di Napoli che consolidò in maniera decisiva la cavalcante carriera del “Napoleone della musica” Gioachino Rossini, allora appena ventitreenne.
Elisabetta, regina d’Inghilterra
Dal 22 al 29 ottobre 2024. Sala Grande, Teatro Massimo
Dramma per musica in due atti di Gioachino Rossini
Libretto di Giovanni Schmidt
Direttore Antonino Fogliani
Regia Davide LivermoreAssistente alla regia Sax Nicosia
Scene Giò Forma
Costumi Gianluca Falaschi
Costumista collaboratrice Anna Verde
Luci Nicolas Bovey
Videodesign D-Wok
Assistente direttore musicale Nicola Pascoli
Coro e Orchestra del Teatro Massimo di Palermo
Maestro del Coro Salvatore Punturo
Allestimento del Rossini Opera Festival e del Teatro Massimo di Palermo
Personaggi e interpreti
Elisabetta Nino Machaidze (22, 25, 27, 29) / Aya Wakizono (24, 26)
Leicester Enea Scala (22, 25, 27, 29) / Mert Süngü (24, 26)
Norfolc Ruzil Gatin (22, 25, 27, 29) / Alasdair Kent (24, 26)
Matilde Salome Jicia (22, 25, 27, 29) / Veronica Marini (24, 26)
Enrico Rosa Bove
Guglielmo Francesco Lucii
(foto di copertina “Elisabetta regina d’Inghilterra” Teatro Massimo Palermo © rosellina garbo 2024)
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