I divari socio-economici lacerano il mondo e anche il nostro Paese. Sembrano insormontabili. Eppure la disuguaglianza, come la povertà, non è inevitabile. Si può denunciare e, soprattutto, contrastare. Lo possono fare i giornalisti tutti coloro che lavorano nella comunicazione. Lo può fare il mjndo dell’associazionismo, così come quello delle imprese, a partire dalle startup innovative. A ricordarlo, anche quest’anno, è il riconoscimento pubblico che Oxfam Italia – Ong impegnata da anni nel contrasto alla fame e alla povertà in Italia e in molti Paesi del mondo – attribuisce a persone o enti (professionisti della comunicazione, operatori/associazioni) capaci di distinguersi in tema di disuguaglianza con atti e fatti a vantaggio delle proprie comunità di lavoro e di vita, dimostrando che è possibile combatterla in Italia e nel mondo. Il Premio “Combattere la disuguaglianza-Si può fare” è promosso in collaborazione con l’Associazione Alessandra Appiano-Amici di salvataggio, costituita in memoria della giornalista, autrice televisiva, scrittrice e ambasciatrice di Oxfam Italia scomparsa nel 2018. La cerimonia di premiazione dell’edizione 2024 si è svolta il 26 ottobre alla libreria Giunti-Odeon di Firenze, con la conduzione di Camilla Baresani e Paolo Iabichino, nell’ambito della terza edizione dell’Oxfam festival.
Ecco i premiati di quest’anno.
Per la categoria “Raccontare la disuguaglianza”: Goffredo Buccini, editorialista e inviato del Corriere della Sera, con il reportage Sabaudia Sikh & Vip, a un passo dai beach party sfila l’inferno degli schiavi, il racconto dello sfruttamento lavorativo degli indiani nelle aziende agricole a pochi passi dalla spiaggia dei vip e dei turisti. Menzione speciale al documentario Patente K di Tommaso Vezzosi e Francesco Faralli, che racconta la storia di Kamrun, arrivata dal Bangladesh ad Arezzo, e la sua avventura per imparare a guidare e prendere la patente.
Per la categoria “Affrontare la disuguaglianza”: Scuola Fatoma, promossa da Fatoma Yaiw, un’associazione culturale nata dall’esigenza di abbattere barriere linguistiche e culturali nle ghetto di Borgo Mezzanone, tra Foggia e Manfredonia. La sua missione è fornire corsi di italiano e di integrazione sociale a chi, pur vivendo in Italia da anni, non ha ancora gli strumenti per comprendere appieno la lingua e la cultura del Paese. Scuola Fatoma è la prima scuola di italiano per migranti di Borgo Mezzanone. Menzione speciale per Seconda Chance, un’associazione del Terzo settore nata due anni e mezzo fa, una struttura con almeno un referente in ogni regione che cerca ininterrottamente, in tutta Italia e con ogni mezzo, compreso il “porta a porta”, imprenditori disponibili ad andare in carcere per valutare manodopera e per portare formazione, sport, attività ricreative. Ad oggi sono oltre 360 le offerte di lavoro procurate.
Per la categoria “Costruire alternative alla disuguaglianza”: Homes4All, una startup innovativa società benefit BCorp ad alto impatto sociale che riduce l’emergenza abitativa favorendo la rigenerazione urbana grazie alla sua rete di investitori privati sensibili a logiche di sostenibilità. L’attività si esplica nell’acquisizione, ristrutturazione e gestione di immobili a fini sociali provenienti dal bacino delle proprietà non performative sia all’interno della Città di Torino che a livello nazionale. In questo modo realizziamo un ecosistema nel quale le famiglie bisognose trovano case dignitose e accessibili e gli investitori realizzano investimenti etici e remunerativi. Menzione speciale per Clothest, che raccoglie e vende abiti usati di brand del lusso per finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi (Arezzo). Quest’ultim aiuta circa 200 persone all’anno, con ospitalità per 40 persone, mista tra residenze stazionarie e temporanee. Acquistando abiti usati ma in ottime condizioni sulla piattaforma di e-commerce, chi fa un acquisto con Clothest contribuisce a ridurre l’impatto ambientale della moda e assistere individui in difficoltà. Il progetto inizia nel 2015 e in poco tempo ha raccolto più di 2.400 capi usati ancora in ottimo stato, rivendendoli in temporary shop e su eBay.
Il Grand Prix Oxfam-Iabicus è andato a Sara Taschera, direttrice della comunicazione della campagna “Close the gap” di Coop, modello di riferimento dell’impegno sociale di chi sta sul mercato per produrre impatto e cambiamento.
(Nella foto: la premiazione di Scuola Fatoma)
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