Lo stato dell’arte del Castello della Rancia, a Tolentino. Proseguono i lavori nell’edificio simbolo della città; erano stati consegnati alla ditta il 3 aprile scorso. A fine mese, il 30 ottobre, dovrebbe essere completata una parte (area e torre sud), ma in generale l’opera dovrebbe terminare entro il 20 dicembre. La fine dell’intervento complessivo, salvo imprevisti, sarebbe quindi prevista per fine anno. A lavorare è l’impresa InTech di Roma.
In corso riparazione del danno, miglioramento sismico e restauro; il progetto è stato finanziato dalla Presidenza del consiglio dei ministri con il fondo dell’otto per mille dell’Irpef devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2020. Un finanziamento di circa 1 milione e 200mila euro. Il castello quindi da aprile è chiuso al pubblico e lo resterà fino alla fine dei lavori nella loro interezza. “La conclusione dei lavori rappresenterà un’altra tappa di rinascita della città – spiega l’assessore alla ricostruzione Flavia Giombetti –, un altro tassello verso il ritorno alla normalità. Parliamo del monumento-simbolo di Tolentino, una delle principali attrattive e mete turistiche, che ospita eventi, iniziative culturali, storiche e artistiche. Intanto stiamo facendo anche la progettazione per il fosso adiacente alla strada che costeggia il castello. La pista ciclabile (realizzata tramite bando pubblico Gal Sibilla) è terminata”. Quest’estate, sui numeri del turismo, ha inciso ovviamente la chiusura del maniero. Ma fra pochi mesi il castello spalancherà nuovamente le sue porte. L’edificio aveva subito danni a livello delle murature in elevazione, specialmente nelle torri nord e sud, avendo queste una più elevata vulnerabilità dovuta alla “snellezza”. Ma se nella torre nord, dotata di murature molto spesse sono stati rilevati lievi danni superficiali, la torre sud mostra invece lesioni per tutta l’altezza. Alcune merlature erano crollate e altre risultavano molto danneggiate.
Le merlature crollate vengono ricostruite con il materiale recuperato originale e consolidate con barre in acciaio inox per prevenire futuri crolli in occasione di eventuali terremoti. Gli ambienti superiori delle torri vengono collegati alle murature verticali mediante cerchiatura, anche in questo caso con barre in acciaio. Le pareti alla sommità della torre sud vengono vincolate con catene. A firmare il documento di apertura del cantiere erano stati il progettista Claudio Canullo e la responsabile dell’ufficio lavori pubblici del Comune Katiuscia Faraoni.
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