Al Comune di Trapani i conti non tornano.
Come abbiamo anticipato ieri su Tp24, la Sezione di controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana, nella Delibera n. 269/2024, ha evidenziato rilevanti criticità riguardanti la gestione finanziaria e il sistema di controlli interni del Comune di Trapani, con particolare riferimento agli esercizi 2022 e 2023. Le problematiche riscontrate mettono in luce debolezze strutturali sia nel bilancio che nella gestione complessiva delle risorse pubbliche dell’ente. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.
Mancanza di controllo sugli equilibri finanziari
Uno dei punti più critici riguarda il controllo sugli equilibri finanziari. La Corte ha rilevato che il Comune non ha rispettato pienamente le previsioni regolamentari e le finalità indicate dai propri regolamenti. L’ultimo bilancio di previsione approvato, quando è stata esaminata la situazione di Trapani, risale infatti al triennio 2021-2023, con la delibera del Consiglio Comunale n. 63 del 23 maggio 2022. Questo ritardo nella presentazione dei bilanci ha impedito un monitoraggio adeguato sugli equilibri finanziari, nonostante il Servizio Bilancio affermi di aver costantemente verificato il mantenimento degli stessi. Tuttavia, tale monitoraggio non è stato formalizzato e comunicato con la regolarità richiesta.
Problemi nelle partecipate e mancata conciliazione contabile
Gravi criticità sono emerse anche nel rapporto tra il Comune e le sue società partecipate, l’Ente Luglio Musicale, l’Atm, la Trapani Servizi. Per entrambe le annualità esaminate, il Comune non ha approvato i budget delle partecipate né ha completato la conciliazione dei rapporti creditori e debitori con le stesse, nonostante le sollecitazioni dell’Ufficio Partecipate. Questo mancato controllo ha effetti potenzialmente negativi sugli equilibri complessivi del bilancio dell’ente.
Sistema di controlli interni parzialmente adeguato
La Corte dei Conti ha esaminato il sistema di controlli interni del Comune di Trapani, giudicandolo solo parzialmente adeguato. I controlli sugli equilibri finanziari sono stati particolarmente carenti, con un numero insoddisfacente di report effettivamente prodotti rispetto a quelli previsti, sia per gli equilibri finanziari che per gli organismi partecipati. Inoltre, i controlli strategici, fondamentali per l’attuazione delle scelte politiche e amministrative, sono stati compromessi dalla mancata approvazione dei Piani Esecutivi di Gestione (PEG) per il triennio 2023-2025 e 2024-2026. Questa mancanza è stata motivata dall’assenza di approvazione dei documenti di programmazione.
Controllo di regolarità amministrativa e contabile insufficiente
Il controllo di regolarità amministrativa e contabile ha mostrato carenze significative. Nel 2022 e 2023, il Comune ha emesso delibere di Giunta con parere contabile negativo, evidenziando difficoltà nell’assicurare la correttezza delle procedure amministrative. Inoltre, non sono stati adottati provvedimenti sanatori per le irregolarità contabili rilevate, e il controllo preventivo non ha influenzato la gestione successiva.
Qualità dei servizi e gestione del personale
Il controllo sulla qualità dei servizi erogati si è rivelato altrettanto problematico. Non sono stati pubblicati gli esiti delle indagini sulla soddisfazione degli utenti né sono stati condotti confronti con altre amministrazioni per valutare i livelli di qualità raggiunti. La rotazione degli incarichi dirigenziali, considerata una misura di prevenzione contro il rischio di corruzione, non è stata attuata, con l’ente che ha giustificato questa inadempienza a causa della carenza di personale.
Problematiche legate alla gestione dei fondi PNRR
Un altro aspetto critico riguarda la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Corte ha rilevato che l’organo politico non ha emanato direttive specifiche per ottimizzare il ciclo di gestione dei fondi e che i sistemi informatici dell’ente non sono adeguati a supportare la gestione efficiente dei progetti legati al PNRR. Questo potrebbe ritardare il conseguimento degli obiettivi prefissati e aumentare il rischio di non rispettare i tempi programmati.
La Corte dei Conti conclude che il sistema dei controlli interni e la gestione finanziaria del Comune di Trapani risultano solo parzialmente adeguati. Le criticità evidenziate richiedono interventi urgenti per migliorare l’efficacia dei controlli sugli equilibri finanziari, la gestione delle partecipate, e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. La mancata approvazione dei bilanci e la gestione problematica dei fondi del PNRR rappresentano elementi di rischio per la stabilità economica e amministrativa del Comune. La Corte ha trasmesso il proprio giudizio al Consiglio Comunale e agli organi competenti, auspicando un immediato intervento correttivo.
Sulla vicenda non interviene il leader dell’opposizione, il consigliere Maurizio Miceli: “Parlerò dell’argomento al prossimo consiglio comunale di lunedì” dice. Nessuna replica da esponenti della maggioranza.
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