C’è un motivo ben preciso che spiega perché conviene ristrutturare casa prima della fine del 2024. La Legge di Bilancio 2025 prevede una modifica al sistema di calcolo delle detrazioni spettanti che, non essendo una norma retroattiva non si applica alle spese detraibili sostenute fino al 31 dicembre 2024.
Come promesso dal Ministro Giancarlo Giorgetti, le tasse non saranno aumentata dalla manovra di fine anno, ma si è trovato comunque il modo di fare cassa razionalizzando le detrazioni riconosciute ai contribuenti. La modifica, che sottolineiamo essere molto importante, limiterà il tetto delle spese detraibili spettanti a ciascun contribuente e molto probabilmente lo farà in base al reddito e applicando il quoziente familiare.
La conseguenza di questa novità e che i contribuenti potrebbero trovarsi nella condizione di non poter fruire di tutte le detrazioni spettanti. Cerchiamo di capire cosa succederà e quando conviene anticipare i lavori di ristrutturazione alla casa (soprattutto se si tratta di interventi veloci).
Detrazioni, cosa cambia?
Oggi ogni contribuente con reddito fino a 120.000 euro (perché da questo limite e fino a 240.000 euro sono previste diminuzioni) ha diritto a fruire delle detrazioni senza limiti se non quelli imposti dalla propria capienza fiscale. Di fatto, quindi, se un contribuente oggi deve versare 20.000 euro di Irpef può avere diritto anche a 20.000 euro di detrazioni su spese detraibili effettuate.
Dal 2025 alle spese detraibili di cui si potrà fruire sarà messo un tetto massimo basato sui seguenti tetti di reddito:
- fino a 75.000 euro, detrazioni immutate rispetto a oggi;
- per redditi superiori a 75.000 l’importo base delle detrazioni è di 14.000 euro;
- per redditi superiori a 100.000 l’importo base delle detrazioni è di 8.000 euro.
Per calcolare la spettanza delle detrazioni l’importo base spettante (per redditi a partire da 75.000 euro) deve essere moltiplicato per il coefficiente che dipende dal numero dei figli che nello specifico è:
- 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
- 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
- 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli fiscalmente a carico;
- 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli fiscalmente a carico o almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, fiscalmente a carico.
Rispetto a oggi, quindi, per molti contribuenti si assisterà a una diminuzione delle detrazioni spettanti sulle spese effettuate.
Il tetto in questione comprende tutte le spese detraibili escluse quelle per gli interessi passivi del mutuo e quelle sanitarie. Vi rientrano, invece, le spese spettanti per i bonus edilizi che, essendo spalmate su più anni vanno prese in considerazione solo per la quota annuale.
Perché conviene ristrutturare casa entro la fine del 2024?
La norma che porta alla modifica della determinazione delle detrazioni spettanti avrà effetto sulle spese effettuate a partire dal 1° gennaio 2025 e non ci sarà un’applicazione retroattiva. Tutti i bonifici effettuati entro il 31 dicembre 2024 per i lavori di ristrutturazione, quindi, non entreranno in questo nuovo meccanismo e il contribuente avrà diritto alla detrazione del 50% di tutta le spesa sostenuta senza l’applicazione di alcun tetto limite. Nei successivi 10 anni, poi, avrà diritto a ricevere la detrazione spalmata senza che questa entri nel computo del tetto degli anni successivi.
Effettuando il lavoro di ristrutturazione entro il 2024 si ha un duplice vantaggio:
- anche se la spesa detraibile spettante dovesse essere superiore a quella del tetto stabilito dalla Legge di Bilancio, si avrebbe diritto alla detrazione intera;
- la detrazione spalmata nei 10 anni successivi al 2024 non entrerà nel nuovo tetto massimo delle spese detraibili in base al reddito.
Per tutte le spese detraibili sarà fissato un tetto massimo spettante ai contribuenti: se la ristrutturazione, quindi, a un onere importante si potrebbe correre il rischio di non poter fruire dell’intera agevolazione spettante se la spesa fosse effettuata dal 2025 in poi. Ristrutturando la casa entro la fine dell’anno il beneficio fiscale spettante non sarebbe limitato dal nuovo tetto stabilito in base a reddito. Ovviamente la cosa è di rilievo solo per chi ha un reddito superiore a 75.000, mentre per tutti gli altri non cambia nulla.
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