Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
“Buongiorno. Pochi giorni fa ho visto un articolo che avete fatto su un avvocato di Cosenza, diciamo, “truffaldino”…! Leggendo questo post, ed essendo ignorante in materia, ho pensato di raccontavi anch’io la mia ‘strana’ storia:
Mi sono rivolta ad un avvocato di Cosenza per via di una separazione. La prima cosa che ho fatto presente all’AVVOCATO è stata quella di non avere un euro, dato che non lavoro! L’AVVOCATO mi tranquillizza dicendomi che avrei usufruito del gratuito patrocinio, allora io sto serena!
La situazione procede… inviate varie lettere, e mai mi ha chiesto documenti per avviare la pratica del gratuito patrocinio! (Ci tengo a sottolineare che per anni ho subito violenze ECONOMICHE e PSICOLOGICHE!)
Arrivati ad un accordo con la controparte, l’AVVOCATO fa il professionista e mi informa che se non si avvia una causa io non posso usufruire del gratuito patrocinio!!! E mi presenta il conto, a parer suo “irrisorio”!!!
Io gli ricordo di essere stata abbastanza chiara, ovvero di non avere un euro! Lui un po’ meno, ma che comunque gli avrei dato un tot al mese, fino al saldo! Ma … l’AVVOCATO rifiuta!!!
Io rispondo che avrei fatto il possibile, ma purtroppo, viste le spese da affrontare con i figli, le utenze da pagare, la benzina, l’assicurazione dell’auto, revisione, bollo, spesa alimentare, back to school, ecc… io non ci arrivo a poter dare tutto subito!!!
Così questo AVVOCATO pensa bene di farmi pressione via sms, tipo 14enne, e di minacciarmi che avrebbe proceduto con una messa in mora. Dice di non poter più aspettare!!!
Io ringrazio l’AVVOCATO per gli ennesimi attacchi di panico avuti negli ultimi mesi e per la comprensione nei miei confronti! Io non denigro il lavoro di nessuno, ho sempre pagato tutto ciò che c’è da pagare, perché così mi è stato insegnato!
Ma i “fessi” che mi hanno cresciuta, mi hanno anche insegnato di non farmi fregare da nessuno, perché, magari in alcune materie posso anche essere ignorante (solo perché non me ne sono mai interessata), ma di certo non sono una fessa! Spero di trovare presto un lavoro e di portarle quello che NON le spetta, a pezzi di un centesimo! Povere anime…
Alla fine volevo chiedervi, ma secondo voi i soldi gli spettano? Pensate che doveva essere poco poco più chiaro su come procedere? Mah… Sono schifata…
Ps: Se non faccio il nome è solo perché sono stanca di lottare, ma se insisterà non è detto che non lo faccia!“
(Lettera firmata)
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