Nel contesto della trasmissione Focus Verona Economia, dedicata alla finanza e alle banche, Fabio Innocenzi, vicepresidente esecutivo di Banca Finint, ha offerto un’interessante panoramica sui risultati e le strategie future dell’istituto bancario, focalizzandosi sul ruolo chiave della banca nello sviluppo economico del Nord Est e le sfide che la finanza dovrà affrontare nei prossimi anni.
Innocenzi, lei è stato amministratore delegato per molti anni e ora ha assunto un nuovo ruolo. Ci racconti di questa evoluzione professionale e della nuova direzione che Banca Finint sta prendendo.
Sì, dopo anni da amministratore delegato, ho iniziato una nuova sfida come vicepresidente esecutivo, focalizzandomi maggiormente sulla parte strategica e sulla trasformazione del gruppo. È una grande opportunità per guidare l’evoluzione della banca in un momento di profonde trasformazioni nel settore finanziario.
Quest’anno Banca Finint celebra un anniversario importante, il decimo. Come sta andando il 2024 per voi?
Il 2024 è stato finora un anno molto positivo, nonostante le sfide economiche e geopolitiche globali. Stiamo consolidando la nostra crescita, soprattutto nelle aree di business che ci caratterizzano, come il mondo delle cartolarizzazioni, dove deteniamo circa il 40% del mercato in Italia. Siamo leader anche nel settore dei mini bond e basket bond, strumenti che rendono possibile per le piccole e medie imprese accedere al mercato del debito con tassi competitivi.
A proposito dei basket bond, potrebbe spiegare meglio questo strumento e il suo impatto sulle PMI?
Certamente. I basket bond sono uno strumento che permette a più imprese di emettere obbligazioni insieme, creando un portafoglio diversificato che offre tassi di interesse più competitivi rispetto a quanto potrebbero ottenere singolarmente. Questa soluzione aiuta le PMI ad accedere a risorse finanziarie in modo più agevole, garantendo una maggiore autonomia e stabilità finanziaria.
Parlando di tassi di interesse, la BCE ha recentemente iniziato a ridurli. Come ha impattato questo sulle richieste di finanziamento?
L’aumento dei tassi ha avuto un effetto moderatore sulla domanda di credito, ma è importante ricordare che tassi più alti non sono necessariamente negativi. Da una parte, penalizzano le imprese che cercano finanziamenti, ma dall’altra, favoriscono i risparmiatori con maggiori rendimenti. Per una banca come la nostra, che si concentra principalmente su servizi su misura e commissioni, siamo in grado di mitigare l’impatto e fornire soluzioni adeguate sia alle imprese che alle famiglie.
E quali sono le principali iniziative che state portando avanti per sostenere l’economia del territorio?
Oltre ai basket bond, abbiamo continuato a sostenere settori chiave come quello idrico con gli id bond e l’equity, partecipando a operazioni strategiche come quelle di Triveneto Cavi e Scarpa. Inoltre, stiamo ampliando la nostra presenza nel wealth management e nel risparmio gestito, con oltre 5 miliardi di euro in gestione, principalmente in fondi chiusi dedicati all’economia reale.
Banca Finint è anche molto attiva nel campo della digitalizzazione e della sostenibilità, due temi “caldi”. Come li state affrontando?
La digitalizzazione è una sfida importante per noi, visto il nostro approccio artigianale e su misura. Stiamo lavorando per rendere più efficienti i nostri processi digitali senza sacrificare la personalizzazione. Sul fronte della sostenibilità, abbiamo un forte impegno: il 50% delle masse che gestiamo sono investimenti sostenibili, in settori come le energie rinnovabili, le case per anziani e studenti. La sostenibilità è parte integrante della nostra filosofia aziendale.
Guardando al futuro, quali sono le sfide principali che Banca Finint dovrà affrontare?
Le sfide non mancheranno, soprattutto in un mondo caratterizzato da crescente incertezza geopolitica ed economica. Tuttavia, queste sfide portano anche opportunità. Noi crediamo che la chiave sia la qualità: offrire soluzioni di alta qualità ai nostri clienti e continuare a promuovere la sostenibilità economica e sociale. Abbiamo una grande tradizione alle spalle e siamo pronti a guardare al futuro con ottimismo.
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