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Era considerato un luogo di culto per i centauri. Qui fino a qualche mese fa motociclisti e amanti delle due ruote ammiravano caschi, tute e abiti tecnici, oggi si legge un avviso che recita “liquidazione giudiziale”. Chiude lo storico Stavini, un’istituzione per i biker per cui però è arrivata la parola fine dopo ottant’anni di attività. Ora ad occuparsi del negozio che, dal 1959 aveva la sede in viale Fratelli Rosselli, sarà il tribunale. Anche perché otto dipendenti sarebbero ancora in attesa di ricevere gli stipendi da giugno scorso. Poco è dato sapere sulle vicende che hanno portato alla chiusura del negozio ma sarebbe trapelato che siano affiorati problemi interni dopo gli svariati cambi di gestione.
La storia di un’istituzione
Una storia che nasce nel 1940 in piazza Borgognissanti con Roberto Stavini, grande appassionato di motociclismo, che allora svolgeva il lavoro di rappresentante di una nota azienda nel settore automobilistico. Ebbe l’idea di aprire un magazzino dedicato alla vendita di ricambi per auto e moto, rivolto esclusivamente ai meccanici riparatori. Attività, questa, che crebbe sempre di più fino ad arrivare al 1958 con il trasferimento nella sede di viale Fratelli Rosselli. La grande passione per le moto di Roberto Stavini, però, non si fermò solo all’apertura del negozio ma continuò anche al di fuori: grande amico del campione del ciclismo Gino Bartali creò la moto Bartali e ancora: ideò ed organizzò manifestazioni sportive come il circuito delle Cascine per le auto e della Fortezza per le moto. Personaggio di spicco nel mondo dello sport fiorentino, ricoprì anche la carica di presidente del Panathlon Firenze. Scomparso, prematuramente, all’età di 59 anni, il negozio fu portato avanti dai familiari per i cinquant’anni successivi.
Eccellenza storica
Stavini faceva inoltre parte degli Esercizi Storici Fiorentini e venne premiato in quanto tale lo scorso 29 novembre. A consegnare il premio l’allora sindaco Dario Nardella e l’assessore al commercio Giovanni Bettarini.
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