La giornata odierna decisiva per capire quando e dove si gioca Bologna-Milan, che da calendario è prevista per domani alle 18. L’ordinanza del sindaco ha spiazzato la Lega Serie A che preme perché la partita si giochi: si cerca uno stadio al posto Dell’Ara, ipotesi Como o Empoli ma senza pubblico. Si fa strada il rinvio al 2025.
Quando e dove si gioca Bologna–Milan? La giornata odierna scioglierà definitivamente la situazione che s’è ingarbugliata dopo l’ordinanza del Comune. La macchina della diplomazia e delle Istituzioni parte in causa è in moto, in Lega è in corso la riunione per trovare una soluzione alternativa al rinvio, finora non ufficializzato rispetto all’atto di sospensione dell’Amministrazione.
Bologna-Milan, gli ultimi aggiornamenti
Le ultime notizie sulla situazione raccontano che la scelta sembra ristretta a due possibilità: posto che al Dall’Ara non ci sarà fischio d’inizio a causa della situazione contingente, i campi neutri di Como oppure Empoli (che ha preso quota in queste ore) potrebbero essere le sedi che ospiteranno l’incontro (ma senza spettatori perché non ci sarebbe abbastanza tempo per vendere i biglietti).
I timori per il rischio rinvio al 2025: la posizione del Bologna
Almeno queste erano (e restano) le intenzioni da parte della Lega Serie A che deve, però, fare i conti con alcune eccezioni scaturite in queste ore di fervore e di valutazioni. C’è sì la disponibilità da parte delle autorità e dei club a offrire ospitalità ma i problemi persistono perché spifferi di corridoio raccontano che a Empoli il Bologna non vorrebbe andare e spingerebbe per differire il match a febbraio dell’anno prossimo. Ecco perché in via Rosellini si sta cercando una ipotetica terza via, quale soluzione jolly da tenere pronta per schivare la trappola del rinvio e il rompicapo di eventuali date da incastonare.
Le possibili date del recupero in caso di rinvio
Al momento il rinvio è solo un’ipotesi ma va presa in considerazione. Sul tavolo della Lega c’è anche questo nodo da sciogliere a causa di un calendario che non lascia margini di manovra soprattutto agli impegni di Champions di emiliani e rossoneri, addirittura a gennaio saranno anche impegnati in Supercoppa italiana. Ecco perché la questione è un rompicapo: in caso di rinvio, la partita si potrebbe giocare tra metà gennaio e metà febbraio 2025.
L’ordinanza del Comune e la posizione della Lega Serie A
Da un lato c’è la disposizione del primo cittadino, Matteo Lepore, che esclude si possa disputare il match di campionato allo stadio Dall’Ara come da programma (sabato, 25 ottobre, alle 18). Dall’altro c’è la volontà da parte dei vertici del calcio di trovare soluzioni alternative per far sì che la sfida si giochi, a porte chiuse oppure in campo neutro.
Tutto pur di scongiurare l’ipotesi di un differimento ad altra data che renderebbe difficile incastrare la casella del recupero in un calendario già ingolfato: non c’è spazio né s’intravede margine alcuno alla luce degli impegni di Coppa e delle nazionali, e di un altro fattore di cui tener conto, ovvero trovare la quadra anche con le esigenze televisive dei broadcaster che trasmettono l’evento in palinsesto.
Perché il Comune ha sospeso la disputa di Bologna-Milan
Perché si è arrivati a questa situazione di impasse? Nell’atto ufficiale del primo cittadino ci sono motivazioni che non fanno una piega dal punto di vista di un amministratore che bada alla tutela dell’ordine pubblico e alla sicurezza delle persone, considerata l’area critica della città nella quale si trova lo stadio. Impossibile per Lepore che in quella zona, pesantemente colpita nei giorni scorsi dall’alluvione e con il rischio incombente dell’allerta meteo, si possa autorizzare e gestire un afflusso di almeno 35 mila persone.
L’impianto dei felsinei si trova nel quartiere Saragozza che ha registrato danni provocati dall’alluvione abbattutasi sul capoluogo emiliano. Molte strade sono ancora chiuse al traffico, la viabilità è stata compromessa e la minaccia di precipitazioni non induce all’ottimismo.
Non c’è l’ufficialità della Lega Serie A sul rinvio: le ipotesi alternative, ce n’è una estrema
La Lega di Serie A, ente organizzatore del campionato, nella giornata di ieri ha accolto con stupore la decisione del sindaco presa senza alcuna consultazione. Adesso valuta opzioni partendo da un presupposto: non ha mai dichiarato l’ufficialità del rinvio di Bologna-Milan. Sono tre gli scenari:
- Ce n’è uno estremo e fuori da ogni logica (sia per le conseguenze sportive che penalizzerebbero la società emiliana sia per il carico di polemiche che l’accompagnerebbe) anche se lecito a termini di regolamento: infliggere la sconfitta per 0-3 al tavolino al Bologna nel caso in cui lo stadio Dall’Ara non sia indisponibile anche se attualmente agibile.
- La seconda ipotesi è autorizzare la disputa di Bologna-Milan in campo neutro su disposizione della Lega Serie A: in tal caso sono emerse anche le possibili destinazioni alternative quali lo stadio Como o anche Empoli, ma a porte chiuse (la Lega ha già trovato l’intesa con le autorità locali) per l’impossibilità di vendere i ticket in tempi utili, e non quello Verona (pure inizialmente preso in considerazione).
- La terza, una delle più delle caldeggiate che poteva bilanciare le esigenze dell’Amministrazione con quelle del campionato, era far giocare la partita regolarmente al Dall’Ara ma senza spettatori. Ipotesi che in queste ore è stata scartata, in virtù della reticenza da parte del sindaco ad autorizzare la disputa dell’incontro. In tal caso il club emiliano che avrebbe potuto opporsi a una scelta del genere, col rischio di finire invischiato tra le pieghe del regolamento e delle sanzioni previste.
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