Urso: necessaria energia compatibile per lo sviluppo di Terni
Urso: necessaria energia – l ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha delineato il futuro dell’acciaieria di Terni, descrivendola come uno dei punti focali della siderurgia italiana. Durante un incontro a Campello sul Clitunno, Urso ha sottolineato la collaborazione con la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e i rappresentanti dell’industria e dei sindacati per posizionare l’Ast come uno dei pilastri del piano strategico nazionale del settore.
L’impianto siderurgico di Terni è definito dal ministro come un “asset strategico” per l’Italia, fondamentale per la crescita del Paese. Urso ha dichiarato che è necessario raggiungere un accordo di programma che garantisca un “approvvigionamento energetico compatibile” con le esigenze di sostenibilità dell’impianto. Questo passo è essenziale per assicurare che l’Ast possa continuare a contribuire allo sviluppo della siderurgia nazionale.
In aggiunta, il ministro ha evidenziato l’importanza di rivedere le normative europee relative al CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), sottolineando che le attuali regole non favoriscono la competitività della siderurgia europea. Ha espresso la sua intenzione di presentare un documento di politica industriale a Bruxelles, volto a modificare queste normative e a proteggere l’industria siderurgica da pratiche di concorrenza sleale provenienti da altre regioni del mondo.
Nel contesto dell’incontro, Urso ha messo in luce anche le potenzialità dei settori spaziale e aeronautico in Italia. Ha dichiarato che l’industria dello spazio, così come l’aeronautica, rappresentano un’opportunità di sviluppo per il Made in Italy, con un alto contenuto tecnologico. Il ministro ha ricordato che in Italia esistono 15 distretti aerospaziali, tra cui quello in Umbria, dove operano sia grandi aziende sia piccole imprese altamente competitive a livello globale.
“Il nostro paese ha le potenzialità per conquistare e valorizzare il mercato spaziale,” ha affermato Urso, spiegando che è stata già introdotta una legge quadro sulla space economy, la prima in Europa, che disciplina le attività private nel settore spaziale. Questo provvedimento è destinato a influenzare anche il futuro regolamento europeo. La legge ha previsto investimenti per oltre 7,3 miliardi di euro tra programmi nazionali e europei, con significative ricadute sull’economia e sull’industria italiana entro il 2026.
Urso ha anche discusso del piano Mattei, che mira a dare nuova vita alla base spaziale di Malindi in Kenya. Secondo il ministro, questo rappresenta un’opportunità per stabilire collaborazioni con i Paesi africani, aprendo nuove strade per la crescita, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica.
Durante l’incontro, il ministro ha affrontato anche il tema del nucleare. Ha annunciato che entro la fine del 2024 si realizzerà un contesto legislativo che consentirà l’installazione di impianti nucleari di nuova generazione in Italia. Urso ha ribadito l’importanza della tecnologia nucleare per garantire un approvvigionamento energetico stabile e competitivo, complementare alle fonti rinnovabili come il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e il geotermico.
“Stiamo lavorando per creare una società nazionale che si occupi della progettazione e costruzione di impianti nucleari in Italia,” ha dichiarato il ministro, aggiungendo che questi impianti saranno installati nei distretti industriali dove esiste una richiesta da parte delle imprese.
Urso ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di un costo dell’energia accessibile e della continuità nell’approvvigionamento, obiettivi che solo il nucleare può garantire, in sinergia con le energie rinnovabili. La visione del ministro è chiara: l’Italia deve riaffermare la sua leadership in campo scientifico e tecnologico, puntando su innovazione e sostenibilità.
In sintesi, l’incontro di Campello sul Clitunno ha rappresentato un importante passo verso la definizione di strategie per il settore siderurgico e aerospaziale in Italia, con l’obiettivo di posizionare l’Ast di Terni come un attore chiave nella siderurgia nazionale. Il ministro Urso ha dimostrato una chiara intenzione di promuovere una politica industriale che favorisca la crescita e la competitività del settore, affrontando contestualmente le sfide legate all’energia e all’innovazione tecnologica.
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