Nuove risorse in arrivo nel 2025 per la Nuova Sabatini. Il DDL Bilancio prevede un rifinanziamento da 400 milioni di euro
Quasi 2 miliardi di euro per la Nuova Sabatini da qui al 2029.
A prevedere il rifinanziamento della misura che favorisce gli investimenti delle imprese è il DDL Bilancio 2025, che stanzia i primi 400 milioni già a partire dal prossimo anno.
L’obiettivo è quello di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese.
Nuova Sabatini in arrivo il rifinanziamento per il 2025
Il disegno della Legge di Bilancio 2025 prevede anche un’importante misura a sostegno degli investimenti delle imprese: il rifinanziamento della Nuova Sabatini.
Si tratta dell’agevolazione gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attiva dal 2014 e volta a supportare l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni strumentali, quali macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali da parte delle micro, piccole e medie imprese.
Con l’obiettivo di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle PMI l’autorizzazione di spesa per il 2025 viene incrementata di 400 milioni di euro.
Come si legge nel testo del DDL, inoltre, si prevede un intervento di rifinanziamento fino al 2029, con lo stanziamento di:
- 100 milioni di euro per il 2026;
- 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.
Dal prossimo anno dunque le imprese interessate ad investire in beni strumentali per accrescere la propria competitività all’interno del sistema produttivo potranno contare su maggiori risorse.
Il DDL Bilancio 2025, al contrario, non prevede alcun intervento per un’altra delle misure per cui il MIMIT aveva chiesto ulteriori risorse, cioè i contratti di sviluppo, la misura in favore delle imprese che sostiene la realizzazione di grandi investimenti e l’attuazione delle politiche industriali nazionali.
Per i dettagli e le conferme del caso si attende la conclusione dell’iter parlamentare del testo e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Nuova Sabatini: beneficiari e finanziamento
Possono beneficiare dell’agevolazione prevista dalla Nuova Sabatini le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative. Alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- risultano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non risultano imprese in difficoltà;
- abbiano sede legale o un’unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
Le agevolazioni consistono nella concessione di finanziamenti da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il MIMIT, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A, e in un contributo in conto impianti da parte del Ministero rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75 per cento per gli investimenti ordinari e al 3,575 per cento per gli investimenti 4.0 e green.
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