La domanda per l’acquisto di case resta stabile nel terzo trimestre dell’anno nell’area di Milano, Lodi e Monza Brianza. Stabili anche i prezzi delle case, sebbene vi sia un grosso stock di invenduto. Crescono invece le locazioni, così come il prezzo degli affitti.
Questo il quadro che emerge dall‘indagine sentiment Fimaa MiloMB sull’andamento del mercato immobiliare nel terzo trimestre del 2024.
Per il 45% degli operatori si riscontra nelle abitazioni una stazionarietà della domanda per acquisto di abitazioni, soprattutto nella città di Monza (il 100% dei rispondenti) e nella città di Milano (il 52%) a differenza di uffici, negozi e capannoni per cui si riscontra una diminuzione e, in secondo luogo, una stazionarietà della domanda per acquisto, in particolare nella città di Monza, in provincia di Lodi e nella provincia di Monza e Brianza.Per quanto riguarda la finalità d’acquisto, la maggior parte degli acquisti sono stati effettuati per uso personale, minore la parte di acquisti per investimenti da mettere a reddito. Il 76% acquista infatti per uso personale e il 22% per investimento da mettere a reddito.
Il dettaglio vede nella provincia di Lodi il 93% acquistare per uso personale e il 7% per investimento, mentre nella città di Lodi il 65% acquista per uso personale e il 35% per investimento. A Monza città l’82% acquista per uso personale e il 18% per investimento, mentre in provincia le percentuali sono rispettivamente dell’89% e dell’11%.
A Milano provincia l’81% acquista per uso personale e il 19% per investimento, mentre in città il 73% acquista per uso personale e il 27% per investimento.
Importante aumento di immobili invenduti
In merito all’offerta di vendita , per le abitazioni si è registrata in maggior percentuale una stazionarietà ì sul mercato anche se si rileva un aumento importante di immobili invenduti, che vanno ad aumentare l’offerta in portafoglio, fattore determinato principalmente dall’ancora irrisolto accordo fra la domanda e l’offerta; anche per uffici, negozi e capannoni l’offerta in vendita è stazionaria. Nella città di Milano per il 55% degli intervistati vi sarà stazionarietà per la vendita di abitazioni, uffici, negozi e capannoni. Per la città di Monza è del 50% e per la provincia di Milano è del 48%.
In tutte e quattro le tipologie di immobili considerati si registra una diminuzione del numero di scambi (ad eccezione di negozi e capannoni in cui si percepiscono ugualmente stazionarietà e diminuzione). Le due zone in cui si è verificata una diminuzione più significativa sono state la città di Lodi (per il 45% dei rispondenti) e la città di Milano (per il 47%).
Per abitazioni, uffici e capannoni si registra prevalentemente una stazionarietà dei prezzi di compravendita; in particolare lo si riscontra nella provincia di Lodi (100%) e in provincia di Milano (63%). Diversa è, invece, la situazione dei negozi per i quali si rileva una diminuzione, maggiormente nella città di Lodi e nella sua provincia (50%). La tendenza in discesa dei valori dei negozi si accompagna da tempo alla difficoltà nella vendita di spazi commerciali, soprattutto lontano dalle grandi città.
In merito al numero di appuntamenti per vendere, si riscontra un aumento per le abitazioni e negozi, per gli uffici vengono riscontrate in ugual percentuale sia aumento che stazionarietà; infine per i capannoni si registra perlopiù una tendenza alla stazionarietà.
Si evidenzia come il trilocale sia la tipologia di appartamento preferito in tutte le zone considerate; ad eccezione della città di Lodi dove vengono preferiti in ugual modo trilocali e quadrilocali.
A influire sulla domanda di immobili usati è la classe energetica, per il 62% dei rispondenti è aumentata la richiesta di questo parametro per chi sceglie l’appartamento usato. Mentre per il 4% è diminuita.
Le modalità più frequenti utilizzate per reperire le risorse finanziarie al fine dell’acquisto sono il mutuo nel 47%, vendita della vecchia casa per il 32% e risparmi per il 21%.
In merito agli sconti medi applicati, le abitazioni rientrano nella forbice tra il 5% e il 10%, come uffici e negozi, mentre per i capannoni la percentuale cresce e va oltre il 15%.
Per le abitazioni, il 48% dei rispondenti ha rilevato uno sconto medio applicato tra il 5% e il 10%; per gli uffici il 31% lo sconto è compreso tra 5% e il 10%; anche per i negozi il 29% conferma che lo sconto medio è compreso tra 5% e il 10%, infine, per i capannoni il 24% dei rispondenti dichiarano che lo sconto medio applicato è maggiore del 15%.
Sito aziendale primo strumento per generare contatti
L’indagine Fimaa MiLoMB evidenzia come lo strumento più efficace per generare sia contatti che vendite siano il sito aziendale e in generale il web (certamente i portali dedicati). Per i contatti con i clienti risulta essere efficace anche l’uso dei social network (per il 9% degli intervistati).
Mentre per generare vendite, il cartello affisso sull’immobile di interesse o nelle vetrine delle agenzie ha ancora un ruolo importante ed efficace. Il cartello rappresenta ancora un interessante presidio territoriale perché chi cerca un immobile spesso lo fa recandosi fisicamente nella zona di interesse. Parimenti, è efficace una vetrina di agenzia ben strutturata di cartelli / monitor informativi.
Aumenta la domanda di locazione
Per il 71% dei rispondenti si riscontra un aumento della domanda per la locazione, soprattutto a Lodi e provincia e a Monza e provincia dove il 100% dei rispondenti ha verificato un aumento; questo non accade per gli uffici, i negozi e i capannoni per i quali si percepisce una stazionarietà della domanda per acquisto, soprattutto a Milano, Monza e nella provincia di Lodi.
Gli immobili destinati a locazione abitativa rimangono stazionari o diminuiscono; restano stazionari quelli del settore terziario (uffici, negozi e capannoni) soprattutto a Milano, Monza e in generale nella Brianza.
Il numero delle locazioni residenziali è in aumento, mentre per uffici, negozi e capannoni resta stazionario.
E anche il prezzo degli affitti
Il canone di locazione per le abitazioni ha subìto una crescita, per il 100% degli intervistati, nella città e nella provincia di Lodi e nella città di Monza. Nella provincia di Monza e Brianza per l’71% dei rispondenti vi è sempre un aumento.
Trilocali e pentalocali sono categorie di appartamenti che, per la quasi totalità di chi ha risposto al sondaggio, vengono maggiormente richiesti per uso personale; diversa la situazione per i bilocali, con il 59% degli intervistati che li dichiara essere oggetto di investimento; questo emerge in misura ancora maggiore per i monolocali, come dichiarato dal 79%. Emerge chiaramente, quindi, come al diminuire della metratura dell’immobile aumenti la percentuale degli acquirenti che vogliono mettere a reddito l’investimento fatto (soprattutto nelle grandi città).
Come tipo di contratto, prevale quello a canone libero, soprattutto a Lodi e provincia (100%) e in provincia di Milano (78%). A livello generale, il canone libero è per il 62% degli intervistati il contratto di locazione più diffuso.
Previsioni di compravendite
Per quanto riguarda le compravendite, nel 2024 si prevede una situazione stazionaria rispetto al numero di transazioni: anche se i tassi di interesse sono in discesa, l’accesso al credito resta una delle motivazioni principali che condiziona il mercato residenziale; per uffici, negozi e capannoni è prevista, invece, una diminuzione delle compravendite (soprattutto a Milano e Monza).
Nel 2024 è prevista per tutte le categorie di immobili considerate una stazionarietà riguardo i prezzi di vendita, a livello zonale soprattutto nella provincia di Lodi e a Monza per le abitazioni; nella provincia di Monza e Brianza e nella provincia di Lodi peruffici, negozi e capannoni.
Nel 2024, l’indagine fa emergere un sentiment di stabilità per tutte le categorie considerate rispetto agli sconti medi applicati (tendenza più marcata in provincia di Lodi e in provincia di Monza e Brianza).
Previsioni locazioni
Anche in questo caso, la maggior parte dei rispondenti registra una stazionarietà del numero di locazioni per le abitazioni.
Nel 2024 i valori dei canoni residenziali subiranno un aumento (ha risposto in tal senso il 46% degli intervistati); mentre per negozi, capannoni e soprattutto uffici i valori saranno stabili. Particolare l’aumento previsto per la città di Milano, oltre che per la città e la provincia di Lodi, sempre in ambito residenziale, mentre per il settore terziario spicca il dato di Milano e della provincia di Monza Brianza.
“Il terzo trimestre del 2024 è stato caratterizzato da una stazionarietà della domanda e dell’offerta nel residenziale per quanto riguarda sia il numero delle transazioni che i prezzi. Una prima flessione per negozi, uffici e capannoni. Aumento della presenza sul mercato di immobili invenduti dovuto al mancato accordo fra le parti con conseguente diminuzione degli scambi. Trilocale e bilocale la tipologia più richiesta a Milano città, quadrilocale nelle province e nelle periferie ben servite dai collegamenti.
In continuo aumento la domanda e i prezzi nelle locazioni.
Si prevede un andamento simile anche per il quarto trimestre 2024 con probabili tempi di attesa più lunghi nelle compravendite con conseguente adeguamento dei prezzi di vendita tendenzialmente calmierati”, ha commentato Marco Zanardi, dirigente Fimaa MiLoMB e delegato all’Ufficio Studi.
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