Gli americani sono stregati da Bari. O almeno è quello che emerge dai dati delle presenze nel capoluogo di regione elaborati da Comune. Analizzando i numeri di PayTourist, la piattaforma utilizzata per la rendicontazione della tassa di soggiorno, emerge una novità: il periodo che va dal 18 settembre al 18 ottobre ha registrato a Bari la presenza di molti turisti americani. È questa la seconda nazionalità per il numero di presenze. La prima è quella polacca. Nel mese appena trascorso il 6,23 per cento dei turisti che hanno alloggiato nelle strutture accreditate alla piattaforma PayTourist è rappresentato da americana, che superano, se pure di poco, i francesi (che sono stati il 6,2 per cento). La nazionalità più presente con il 10,71 è quella polacca. «Questo mese — commenta l’assessore al Turismo, Pietro Petruzzelli — abbiamo notato che tantissimi americani hanno scelto Bari». Il turismo, quindi, nonostante l’estate sia passata regge ancora.
Nel mese appena trascorso il 23,68 per cento è rappresentato da turisti italiani. Il dato che riguarda gli americani sorprende, ma non molto. La Puglia sulle riviste e sui siti americani viene spesso raccontata ed elogiata. Basta un esempio: il portale Gate-away.com — un sito immobiliare pensato per chi vuol vendere casa e dedicato ad acquirenti stranieri — ha registrato un interesse crescente nei confronti della Puglia per il primo semestre 2024, con numeri importanti che aiutano a capire il fermento che sta attraversando la Regione e quindi la Puglia. Come dire gli americani che scelgono di raggiungere la nostra città in questo periodo anche per ragioni climatiche preferiscono la Puglia per le vacanze, ma anche per acquistare casa. Questi dati raccontano come sia il turismo internazionale a dare linfa al settore soprattutto nei mesi dopo l’estate. A Bari, secondo i numeri di PayTourist, nel 2024 sono state registrate un milione 752mila presenze.
Nei giorni scorsi, a un anno dall’introduzione della tassa di soggiorno (scattata a Bari il primo ottobre), il Comune ha incassato più di 3 milioni e mezzo. Per quanto riguarda la tipologia di strutture scelte dai turisti, il 43,83 per cento (pari a 366mila 177) è rappresentato da alberghi, il 25,17 per cento dalle locazioni brevi (210mila 172). Gli affittacamere sono il 16,87 per cento (140mila 915), i b&b l’8,46 per cento (70mila 619). Nel primo anno della tassa di soggiorno, secondo i dati raccolti dalla piattaforma PayTourst, il 33.4 per cento dei turisti sono italiani, seguiti dal 10,93 per cento di polacchi, dal 6,18 per cento di francesi, il 4,11 di tedeschi, il 3,59 per cento sia di statunitensi sia di romeni, il 3,36 per cento di spagnoli, il 3,16 per di ungheresi, il 2,95 per cento di bulgari, il 2, 09 per cento di britannici, l’1,91 per cento di argentini, l’1,75 per cento di olandesi e l’1, 55 per cento di cittadini brasiliani.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link