Il reperto più antico scoperto a Sassari risale al Paleolitico Inferiore, con una datazione che supera i 500.000 anni fa. Questi antichi reperti fanno parte della collezione del Museo Archeologico Nazionale “G.A. Sanna” di Sassari, un’istituzione che raccoglie testimonianze preistoriche e storiche di inestimabile valore. Tra i reperti preistorici spiccano calchi di frammenti scheletrici umani, oltre a fossili e utensili, segni tangibili della presenza di antiche comunità umane nel nord della Sardegna.
Reperti preistorici e statue-menhir
Nel Museo Sanna, la sezione dedicata alla Preistoria comprende numerosi reperti, tra cui frammenti fossili della foresta pietrificata dell’Anglona, e calchi di resti umani che rappresentano le prime tracce di popolamento umano dell’isola. Tra le scoperte più rilevanti troviamo anche le imponenti statue-menhir, come la Statua-Menhir di Genna Arrele, che testimoniano il culto e la ritualità delle antiche popolazioni nuragiche.
Una collezione che abbraccia millenni
Il Museo Sanna non ospita solo reperti preistorici, ma offre un percorso storico completo attraverso varie epoche, dall’età del Bronzo fino all’epoca fenicio-punica e romana. Tra i ritrovamenti di epoca punica, si possono osservare amuleti, gioielli, oggetti in avorio e ceramiche, mentre dal periodo romano emergono resti di mosaici e scudi che arricchiscono la collezione del museo. Questi ritrovamenti testimoniano l’importanza della città come crocevia culturale e commerciale nel corso dei secoli.
https://cultura.gov.it/luogo/museo-nazionale-archeologico-ed-etnografico-giovanni-antonio-sanna
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