Nessuna marcia indietro, il mercato trasloca. L’area di viale Mellusi, che fin qui ha ospitato le bancarelle il mercoledì e il venerdì, diventerà parcheggio per un anno, non appena scatterà la chiusura di piazza Risorgimento causa lavori.
Gli ambulanti si trasferiranno in via Pascoli ma per un solo giorno la settimana, così da ridurre al minimo i disagi per la scuola Sant’Angelo a Sasso e per il quartiere. L’altro dei due appuntamenti settimanali si svolgerà in via Delcogliano all’interno delle due anse laterali nei pressi dell’ospedale San Pio, già utilizzate in passato allo scopo.
La decisione
L’amministrazione comunale, con l’assenso dei commercianti, mette il punto alla vicenda che da giorni occupa le cronache. Il riassetto sarà formalizzato con una delibera di Giunta che l’esecutivo municipale approverà la prossima settimana. Ma il dado è tratto e non ci sarà alcuna marcia indietro, contrariamente ad alcune ricostruzioni circolate ieri. «Resta irrevocabile una determinazione: l’area mercatale di piazza Risorgimento, con il benestare ottenuto dalla Provincia, che ringrazio per la disponibilità mostrata, sarà adibita a parcheggio quando cominceranno i lavori di riqualificazione», ha scolpito il primo cittadino Clemente Mastella nella nota diramata ieri per spazzare via le voci e qualche incauta presa di posizione di alcuni esponenti e partiti politici.
Per poi aggiungere: «In quel punto strategico, per ragioni di ordine scolastico, culturale, turistico e commerciale, è necessario garantire un numero congruo di stalli per la sosta di autovetture. Resta ferma convinzione, altresì, che diritti inalienabili e costituzionalmente garantiti, quali quello all’istruzione, al lavoro, all’iniziativa economica, vanno conciliati in uno spirito di condivisione del sacrificio, di tollerante reciprocità e di mutuo rispetto delle esigenze, proprie e altrui. La città è la città del noi».
Del resto, fin dal vertice tenuto a Palazzo Mosti lo scorso 7 ottobre con assessori e tecnici, il leader dell’amministrazione comunale non ha mai cambiato idea rispetto all’esigenza di individuare un’area di sosta alternativa a piazza Risorgimento, prossima alla chiusura. Scuole, attività commerciali, uffici e residenze della popolosa e centralissima zona non potrebbero restare del tutto prive di un parcheggio. E questo per la sola durata del cantiere, che da cronoprogramma ufficiale dovrebbe terminare il prossimo 30 giugno, dopodiché la funzione sarà assolta dal nuovo stazionamento multipiano dell’area ex La Salle e dal parcheggio interno a caserma Guidoni, in via di rifacimento.
L’intesa
I mercatali, dunque, dovranno trasferirsi, ma lo faranno in due diverse location. Questa la vera notizia di giornata, scaturita dall’ennesimo summit tenuto ieri sera dall’infaticabile assessore delegato Luigi Ambrosone con gli ambulanti.
Gli stessi commercianti hanno annunciato ieri la fumata bianca: «Abbiamo dato massima disponibilità a svolgere la nostra attività per uno dei due giorni settimanali in via Delcogliano, per un altro a via Pascoli – dichiarano Pompeo Marinazzo (Anva – Confesercenti) e Cosimo Sorice (portavoce ambulanti sanniti) -. Ciò per trovare una soluzione equilibrata, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, lasciando lo spazio all’ingresso della scuola Sant’Angelo a Sasso con il dovuto rispetto per i genitori, gli alunni, il personale docente e dirigente della scuola e per agevolare il compito e la decisione dell’amministrazione, che ringraziamo per la disponibilità mostrata rispetto alle nostre esigenze, che rappresentano per noi motivo di sostentamento e di dignità del lavoro».
Per ridurre al minimo i disagi a studenti, docenti e famiglie, l‘amministrazione ha concordato con gli ambulanti la collocazione degli stalli per i banchi di vendita nella prima parte di via Pascoli, per un totale di 250 metri quadrati, lasciando totalmente sgombera l’area d’accesso alla scuola. Spazio che, va detto, già oggi, senza alcun mercato, si presenta eccessivamente congestionato in corrispondenza degli orari di ingresso e uscita a causa di comportamenti non esattamente corretti.
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