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La gara per l’affidamento in gestione del parcheggio interrato di piazza IV Novembre a Caserta non è conforme alle procedure previste dalla legge che regola i contratti e l’erogazione dei servizi. A esprimersi in tal senso è il presidente dell’Anac Giuseppe Busia la cui firma appare in calce al parere (redatto dal consiglio dell’autorità) spedito al Comune di Caserta in risposta ai dubbi manifestati dal segretario generale Salvatore Massi.

Il parere, che rientra nell’esercizio dell’attività di vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici, rappresenta la seconda bocciatura per l’Ente dopo quella del Pollio. A differenza dell’area di sosta di viale Vittorio Veneto, a complicare le procedure è stata la decisione di “sdoppiare” la gestione dei 250 posti auto dalle opere di riqualificazione.

L’affidamento della gestione è stata celere. Due le gare convocate, la prima nel 2021 andata deserta dopo l’esclusione dell’unica ditta partecipante (la Arké Lab 3.0” di Gaetano Scarpato), la seconda nel 2022, aggiudicata il primo marzo alla stessa Arké che aveva cambiato il responsabile da Scarpato ad Adele Dresia e che, da allora, attende la firma del contratto. L’Anac si esprime in merito ai dubbi esplicitati dal segretario generale con le tre note del 14 e 15 luglio e del 18 settembre del 2023.

È corretta la procedura seguita dagli uffici che hanno aggiudicato la gestione del parcheggio da oltre 4,5 milioni di euro senza prevederlo nel piano triennale delle opere pubbliche 2021-2023 approvato nove mesi prima? Richiamando la normativa di riferimento per le “concessioni di servizio” (in primis il decreto legislativo 50/2016) l’Anac rileva che, per le procedure pari o superiori a 40mila euro è previsto l’obbligo di adottare il piano triennale delle opere pubbliche e il programma biennale degli acquisti di beni e servizi.

La norma, si legge nel parere «ne enuclea una portata obbligatoria con una evidente finalità di pianificazione e di trasparenza». Per questo l’Anac richiama l’Ente «a una attenta programmazione degli acquisti di beni e servizi» e «si rimette alla stessa ogni valutazione in ordine agli atti e ai provvedimenti da adottare nella fattispecie oggetto della richiesta di parere, sulla base dell’indirizzo generale sopra illustrato, dal quale emerge la non conformità alla procedura posta in essere alla normativa di settore».

Nella giornata di ieri, il segretario generale ha inoltrato la risposta dell’Anac al sindaco Carlo Marino e al dirigente Francesco Biondi per sollecitare l’adozione degli atti conseguenti, il ritiro della determinazione 358/22 di aggiudicazione. Mentre la gestione viene messa in discussione dall’Anac, resta avvolta dalla nebbia la seconda procedura avviata dall’amministrazione, quella per la riqualificazione della struttura dopo gli atti vandalici che si sono verificati nel lungo periodo di chiusura senza sorveglianza.

Lavori annunciati ma mai avviati. Le fonti di finanziamento cercate per l’opera sono state diverse, non ultima quella del Pnrr ma il progetto complessivo per piazza e parcheggio (da 2 milioni di euro) non è stato finanziato (ci sarebbero problemi anche sulla tipologia). Ci aveva riprovato l’ex assessore Massimiliano Marzo con l’idea di un project lanciata pochi mesi prima dell’arresto (domiciliari poi revocati dal Riesame) e dell’uscita dalla giunta e, da allora, non si è saputo più nulla dagli uffici.

A far discutere sono anche le tempistiche con cui si è scoperto del parere Anac, richiesto in copia dal consigliere Michele Picozzi che prosegue l’assedio agli uffici sul tema della legalità e della trasparenza degli atti. La lettera dell’Anac è arrivata al Comune l’anno scorso, precisamente il 16 ottobre, ma, da allora, nessuno ha preso provvedimenti (lo stesso segretario scrive di trasmettere “nuovamente” il parere). «Anche in questo caso l’amministrazione non ha fatto un buon lavoro. Nonostante le richieste – dice Pasquale Napoletano (Fdi) – siamo tenuti all’oscuro di tutto ed è grave che per un anno non si sia data attuazione alle indicazioni dell’Anac. La domanda, però a cui il sindaco deve rispondere è con quali soldi si intende garantire la riapertura del parcheggio, ancora chiuso nonostante gli annunci degli ultimi mesi».

Perplessi anche i consiglieri di maggioranza, all’oscuro delle procedure adottate come conferma il presidente della seconda commissione Lavori Pubblici Pasquale Antonucci (“Caserta al Centro”) che già oggi cercherà di ottenere spiegazioni dagli uffici: «Abbiamo sempre seguito la vicenda della riqualificazione ma non sapevamo nulla del parere Anac e chiederemo di essere aggiornati». Intanto, entro le 12 di oggi, è attesa la riconsegna del “Pollio” al Comune da parte della concessionaria Adeka Parking che resta in attesa della revoca dell’aggiudicazione da parte del dirigente Biondi.