In partenza la nuova edizione dell’acceleratore Zero, che con il supporto di importanti partner punta anche stavolta a sostenere la crescita delle startup cleantech offrendo non solo investimenti pre-seed fino a 120 mila euro ma anche l’accesso a un percorso di accelerazione, sperimentazione industriale e impatto della durata di 5 mesi.
Al via nuova edizione del programma di accelerazione Zero
Nato per iniziativa di CDP Venture Capital ed Eni (attraverso la sua scuola d’impresa Joule) e gestito da Zest ed Elis, l’acceleratore Zero mira a sostenere startup innovative nel settore Cleantech, focalizzandosi su soluzioni che facilitino la transizione energetica e digitale.
Come precisa Antonella Zullo (Ceo di Zest Innovation), “Zero è una piattaforma di co-innovazione e sperimentazione “industry driven” in ambito cleantech che sostiene la crescita delle startup intercettando i need dell’ecosistema“. Proprio l’approccio “industry-driven” consente alle startup di sviluppare le loro tecnologie in sinergia con partner industriali, migliorando l’impatto delle loro soluzioni.
Novità della quarta edizione di Zero è “l’accelerazione sulla fase di sperimentazione industriale”, come dichiara Mattia Voltaggio (Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresa).
“Il nuovo programma ZERO in particolare darà la possibilità a Eni di far accedere alla propria catena del valore le migliori realtà innovative con un focus sulle filiere della mobilità sostenibile e delle smart cities. A ciò si aggiunge la possibilità di sperimentare le tecnologie in un luogo fisico (il distretto Eni del Gazometro Ostiense) dove poter ampliare le nostre conoscenze con uno sguardo verso il mondo esterno e cogliere al momento giusto anche le opportunità di investimento”.
I partner dell’iniziativa
“ZERO è uno dei programmi con cui abbiamo inaugurato la Rete Nazionale Acceleratori e oggi con l’apertura della 4^ call si conferma un pilastro strategico della nostra strategia che nel tempo ha saputo coinvolgere attivamente partner di rilievo in un comune impegno verso l’innovazione tecnologica a supporto della transizione energetica”. Così commenta Stefano Molino (Senior Partner e Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital), sottolineando come in quest’edizione di Zero sono diversi i partner a supporto.
Oltre agli storici partner Acea, Microsoft e Vodafone, questa edizione vede l’ingresso di nuovi attori come il CNR (già partner scientifico), SACE ed ESA (Agenzia Spaziale Europea), come precisa Luciano De Propris (Head of Open Innovation di ELIS):
“Non solo collaboriamo con grandi aziende, ma ci affianchiamo anche a centri di eccellenza come il CNR e l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, con i quali stiamo intensificando le interazioni per sviluppare progetti di co-innovazione e scaling industriale, sempre nell’ottica di generare un impatto significativo. Il nostro ruolo è coordinare i progetti, sviluppare prototipi e Proof of Concept, selezionando innanzitutto le realtà più promettenti, accelerandole attraverso il venture, e poi avviando la fase di sperimentazione industriale, che spesso avviene spesso all’interno delle aziende, in collaborazione con professionisti e centri di eccellenza che arricchiscono la visione sia accademica che sperimentale”.
Come partecipare alla quarta edizione di Zero
Per candidarsi, le startup devono presentare soluzioni software (in presenza di MVP funzionante) o hardware con un prototipo pronto per la produzione industriale. Il bando resterà aperto fino al 13 novembre 2024, e le candidature possono essere inviate tramite il sito dedicato Zero Accelerator.
Il programma Zero si rivolge a startup che operano in diversi settori del Cleantech, tra cui le fonti di energia alternative, l’economia circolare, la gestione sostenibile dei rifiuti e lo sviluppo sostenibile del territorio. Le startup che offrono soluzioni innovative nell’ambito dell’osservazione della Terra (Earth Observation) saranno particolarmente apprezzate.
Il programma, della durata di 5 mesi, si articola in due percorsi paralleli:
- “business acceleration”, per portare le soluzioni rapidamente sul mercato;
- “solution integration”, dove le startup lavoreranno con i corporate mentor per definire e implementare un caso d’uso sperimentale.
Entrambi i percorsi sono suddivisi in una prima fase di 2 mesi, dove dieci startup lavoreranno allo sviluppo del prodotto e alla definizione di un caso d’uso. Al termine di questa prima fase, 5 startup potranno ricevere un investimento pre-seed fino a 120 mila euro da parte di CDP Venture Capital, Zest ed Elis e potranno essere selezionate dai corporate partner per lo sviluppo di un Proof of Concept (PoC), completando gli ulteriori 3 mesi del programma.
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