Stretta sulle regole per le attività notturne dei locali a Bari. Il sindaco Vito Leccese ha firmato un’ordinanza valida fino al prossimo 4 dicembre che vieta nel quartiere umbertino, quello più interessato dalle polemiche dei residenti contro i rumori e i disordini notturni, la vendita di cibo da asporto e bevande dalle 23 alle 7 del mattino successivo dalla domenica al mercoledì, e dalle 24 alle 7 negli altri giorni. In strada non sarà possibile bere e mangiare dalle 24 alle 7 dalla domenica al mercoledì e dall’1 alle 7 nel weekend. Dalle 2 alle 6 del mattino tutte le attività e i negozi dovranno essere chiusi se non adeguatamente insonorizzati. Per i trasgressori previste multe da 250 a 12mila euro e sospensioni delle attività da 3 a 20 giorni, fino alla revoca dei permessi alla terza violazione.
Contestualmente l’amministrazione comunale, grazie a una convenzione con Arpa Puglia, ha disposto un’attività di rilievo fono-acustica nell’area attenzionata compresa tra il teatro Kursaal Santalucia e largo Adua. I risultati di questo monitoraggio hanno registrato i livelli di inquinamento acustico evidenziando come la media dei valori complessivi, in una intera settimana, confermi il dato critico del clima acustico nelle ore serali e notturne.
Il sindaco Leccese parla di un provvedimento sperimentale da testare insieme ai cittadini: “La nostra città rischia di diventare ostaggio di quella malamovida che vogliamo contrastare attraverso alcuni accorgimenti che possono disincentivare fenomeni ed episodi, che pure si sono già verificati, causati dall’eccesso di alcool e di sostanze stupefacenti. Il nostro non vuol essere un provvedimento finalizzato a individuare un capro espiatorio ma una misura che contempera le diverse istanze in campo per migliorare la vivibilità dei luoghi in favore di tutti gli attori coinvolti: i residenti, con il loro diritto alla quiete e al riposo, le attività commerciali, che rappresentano un settore importante nell’economia cittadina, e i nostri giovani, che dovrebbero poter vivere la città senza incorrere in situazioni di pericolo”, scrive Leccese in una nota.
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