Nella giornata di oggi mercoledì 16 ottobre, la Guardia di Finanza di Thiene, in provincia di Vicenza, ha eseguito un sequestro preventivo di crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro, legati al cosiddetto Bonus Facciate 90%. Questo intervento rappresenta un ulteriore capitolo nella lotta contro le frodi fiscali che minano la fiducia nel sistema economico del Paese.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vicenza, ha portato alla luce un complesso sistema di frode che coinvolgeva 32 imprese e persone fisiche sparse tra le province di Firenze, Bologna, Venezia, Roma, Milano, Pistoia, Pisa, Modena, Padova e Ravenna. Al centro di questa rete, una società a responsabilità limitata, dichiarata fallita, che aveva sede inizialmente in provincia di Firenze fino all’ottobre 2019, prima di trasferirsi e fallire nuovamente in provincia di Vicenza. Il legale rappresentante di questa società, in un’operazione che ricorda una partita a scacchi giocata con abilità, aveva ceduto crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro poco prima del fallimento, tra ottobre e novembre 2021. Questi crediti, legati al Bonus Facciate, sono stati successivamente trasferiti a nove imprese, cinque delle quali risultano essere evasori totali o già coinvolte in indagini per reati finanziari.
Le indagini hanno rivelato che i crediti erano stati creati attestando falsamente, sulla piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate, l’esecuzione di lavori di ristrutturazione su 67 immobili. Questi immobili, situati a Parma, Rosolina ed Eraclea, erano identificati con dati catastali progressivi, una caratteristica che li rendeva improbabili e, tranne uno, inesistenti nella banca dati delle unità immobiliari nazionali. Inoltre, non risultano emesse fatture per gli interventi di recupero o restauro delle facciate di edifici che il primo cedente non possedeva né aveva in locazione.
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