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Studentati: Bando Pnrr da 1,2 miliardi, ma i Comuni latitano e a Piacenza… #finsubito prestito immediato


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Studentati: questa storia inizia a fine febbraio. Il ministero dell’Università e della Ricerca lancia un Bando da 1,2 miliardi di euro nell’ambito della Missione 4 del Pnrr. L’obiettivo è realizzare nuovi alloggi universitari per 60mila posti letto entro il 30 giugno 2026. “Un target ambizioso, una sfida che vogliamo vincere. Finalmente il nostro Paese si dota di una politica sulle residenze universitarie dopo anni di lentezze e ritardi”, dichiara il ministro Anna Maria Bernini.

Posti letto e contributi

Il bando Housing Pnrr per i nuovi studentati, si legge sul sito del Mur, “è aperto ai soggetti gestori di alloggi o residenze, sia pubblici che privati. Gli immobili, di almeno 20 posti letto ciascuno, dovranno trovarsi nelle immediate prossimità delle sedi universitarie o comunque in zone ben collegate tramite il trasporto pubblico. Il contributo economico verrà erogato in un’unica soluzione e sarà pari a circa 20mila euro a posto letto”.

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Non meno del 30% dei posti letto però “dovrà essere destinato agli studenti meritevoli e provenienti da famiglie a basso reddito. Gli importi che gli studenti dovranno corrispondere alla struttura saranno in linea con i bandi degli Enti per il diritto allo studio. Gli studenti saranno individuati tramite le graduatorie regionali. La restante parte dei posti letto sarà destinata a tutti gli altri studenti, sempre su criteri di merito. Si tratta di posti letto ai quali verrà applicata una tariffa inferiore almeno del 15% rispetto ai valori medi di mercato. Questi vincoli dovranno essere rispettati per almeno 12 anni”.

Le agevolazioni

Sempre con un vincolo di 12 anni, “attraverso un regime semplificato sarà possibile cambiare la destinazione d’uso degli immobili, trasformandoli in studentati”. Con gli interventi che saranno “realizzabili attraverso una segnalazione certificata di inizio attività (Scia)”. Previste “anche agevolazioni fiscali: se aumenta il valore della rendita catastale dell’immobile a seguito del mutamento della destinazione d’uso, l’incremento non concorre ai fini della determinazione della tassazione sugli immobili e delle imposte ipotecarie e catastali”.

Non basta, è prevista una valutazione accelerata delle candidature per i nuovi studentati: “Verranno valutate singolarmente seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze, secondo la modalità ‘a sportello’, cioè non attendendo la presentazione di tutte le domande ma favorendo una rapida valutazione e l’avvio delle attività di quei progetti già immediatamente cantierabili o in corso di esecuzione. Lo sportello si chiuderà ad esaurimento delle risorse stanziate”.

L’allarme di Bernini

Insomma, chi più ne ha più ne metta. Ma le cose non stanno andando per il verso giusto. A lanciare l’allarme è stato il ministro Bernini al question time in Commissione Cultura della Camera il 10 ottobre, come spiega Il Sole-24 Ore. “Spiace dover constatare che la risposta da parte del settore pubblico, dagli Atenei ai Comuni alle Regioni, è stata veramente debole. Poco più dell’1%”.

Poi Bernini ha aggiunto: “Dopo 7 mesi dalla pubblicazione dell’avviso abbiamo 10mila nuovi posti letto ammissibili a finanziamento, a fronte di oltre 130 domande pervenute per quasi 23mila posti. Per il raggiungimento di questo obiettivo, la partecipazione dei privati è stata di importanza cruciale”. Il Mur, ha detto il ministro, “insieme al commissario straordinario Manuela Manenti, ha girato per 3 mesi l’Italia per sensibilizzare soggetti soprattutto pubblici sul tema, per rendere noto il bando e spiegarne i vantaggi”.

In più, Bernini ieri ha scritto ai sindaci di tutt’Italia, invitandoli a partecipare al Bando Housing Pnrr. Nell’appello, rilanciato anche da Il Sole-24 Ore, il ministro mette in evidenzia la possibilità per gli enti locali di avvalersi della collaborazione sia della struttura commissariale istituita al Mur, sia di Cassa depositi e prestiti che sostiene il dicastero nella gestione delle risorse. “Nuovi alloggi per gli universitari – evidenzia Bernini – non significa solo dare l’opportunità ai nostri giovani di partecipare al percorso di studio che ritengono più adatto. Vuol dire anche investire nelle nostre realtà territoriali, migliorandole sotto il profilo sociale ed economico, aumentandone l’attrattività grazie a un’azione di riqualificazione urbana”.

E a Piacenza?

Questo bando sembra offrire opportunità notevoli per incrementare l’offerta di alloggi studenteschi anche a Piacenza, che punta a crescere come città universitaria; tanto che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pd Katia Tarasconi ha deciso di spostare un museo, quello di Storia naturale, per fare spazio ai nuovi corsi del Politecnico. Ma invece dalle parti di palazzo Mercanti l’idea di aprire nuovi studentati con queste risorse pubbliche finora non ha avuto successo, come emerge da una dichiarazione che ci ha rilasciato Francesco Brianzi, assessore comunale a Politiche giovanili, università e ricerca.

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“Nel ribadire la massima collaborazione con il ministero dell’Università, presente alla sottoscrizione del Protocollo Atenei per Piacenza Città Universitaria, l’Amministrazione tiene a precisare che è stato analizzato con grande interesse il bando in oggetto, considerando le semplificazioni previste dal Commissario straordinario all’Housing Universitario. Tuttavia non è semplice per una Pubblica Amministrazione, ed in particolare per un ente locale come il Comune, muoversi con la velocità che sarebbe servita per onorare la scadenza del 2026 nell’ambito delle procedure di evidenza pubblica che ci contraddistinguono. Lo stesso vale per le nostre società partecipate”.

Altro ostacolo, prosegue Brianzi, “in un momento di stringente impegno di cofinanziamento di più di 40 Pnrr già avviati, era muoversi con un bando che privilegia la gestione anziché l’intervento edilizio, richiedendo impegno all’anticipazione di capitali. Proprio per questo ci è parso più concreto impegnarci nell’accompagnamento a soggetti privati che si sono interfacciati con l’Amministrazione su questo tema. I soggetti privati possono muoversi con molta più autonomia e flessibilità in uno scenario di tempistiche estremamente contratte. Stiamo continuando a lavorare serratamente con gli Atenei firmatari del Protocollo su questi punti, aggiornandoci costantemente sulle opportunità e sulle criticità che una città universitaria deve leggere e affrontare insieme”.

Scelte lungimiranti

Quindi per dare un alloggio agli studenti fuori sede al momento non resta che puntare sulle scelte lungimiranti dei “privati” piacentini. A partire per esempio da quella del progetto nell’ex convento di Santa Chiara della Fondazione di Piacenza e Vigevano da circa 300 posti letto, che il presidente Roberto Reggi ha affidato all’archistar Stefano Boeri. Un mega intervento che però in questo caso si avvale di altri finanziamenti, con un rendimento per gli investitori coinvolti, e che sarà presentato a breve.


Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.





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