Con riferimento all’istituto del Concordato Preventivo Biennale (“CPB”) per il biennio 2024/2025, il tool agevola l’individuazione del regime di tassazione più favorevole tra: la tassazione ordinaria (assenza di adesione al CPB) la tassazione in base al reddito concordato con applicazione dell’imposta sostitutiva sul maggior reddito concordarario rispetto a quello che si andrà a dichiarare sul 2023 (introdotto dal cd. “decreto correttivo”, Dlgs 108/2024).
Con la risposta a interpello n. 201 dell’11/10/2024, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato il trattamento IVA delle somme versate da una comunità energetica (CER) a favore di una società produttrice non associata, che tuttavia gestisce un impianto rilevante per la comunità medesima. Nello specifico, la società ha stipulato con la CER un accordo per la messa a disposizione dell’energia prodotta dal proprio impianto e ha conferito alla comunità un mandato senza rappresentanza in qualità di produttore esterno.
Il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in risposta alle richieste dei commercialisti – che a più riprese hanno richiesto la proroga del termine di adesione al CPB – ha evidenziato come non sia possibile concedere una proroga (rispetto al termine del 31/10/2024) per l’adesione al CPB, considerata la necessità di procedere all’avvio dell’iter di approvazione della Legge di bilancio 2025. Le richieste del CNDCEC Il Consiglio nazionale dei commercialisti, con una Nota indirizzata all’Agenzia delle Entrate, ha richiesto, nuovamente, la proroga della scadenza del 31 ottobre per l’adesione al Concordato preventivo biennale sulla base delle numerosissime segnalazioni con cui contribuenti e professionisti evidenziano l’insufficienza del termine del 31 ottobre per l’accettazione della proposta e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni, alle quali devono essere allegate dette accettazioni.
Con un comunicato stampa del 10/10/2024, l’Agenzia delle Entrate – con la CM 19/E/2024 – ha fornito le prime indicazioni sull’indennità prevista per quest’anno dal Dl Omnibus (Dl n. 113/2024) a favore dei lavoratori dipendenti in possesso di alcuni requisiti di reddito e familiari. CS Agenzia – CM 19/E/2024 – Chiarimenti su bonus Natale 2024 per i lavoratori dipendenti Pronte le indicazioni dell’Agenzia sul Bonus Natale, l’indennità prevista per quest’anno dal Dl Omnibus (Dl n. 113/2024) a favore dei lavoratori dipendenti in possesso di alcuni requisiti di reddito e familiari.
Legittimo l’accertamento induttivo che fonda la presunzione di maggiori ricavi su circostanze gravi, precise e concordanti verificate dall’amministrazione finanziarie, senza attribuire valore dirimente all’omissione degli scontrini fiscali. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 26452 del 10 ottobre 2024, con cui ha rigettato il ricorso di una società.
Gli atti di interruzione della prescrizione del credito principale non valgono per le garanzie autonome. Non sussiste, infatti, un vincolo di solidarietà delle obbligazioni trattandosi, quella del garante autonomo, di un’obbligazione distinta e con diverso contenuto rispetto a quella principale.
Gli atti di interruzione della prescrizione del credito principale non valgono per le garanzie autonome. Non sussiste, infatti, un vincolo di solidarietà delle obbligazioni trattandosi, quella del garante autonomo, di un’obbligazione distinta e con diverso contenuto rispetto a quella principale.
Buonasera, per una srl nell’anno 2021 non è stata registrata una fattura emessa ad ottobre 2021 di 32.844,67Iva 7.225,83; la società ha ricevuto una lettera di compliance dall’agenzia delle entrate, in seguito alla quale si è proceduto alla registrazione della fattura nel 2021, alla ri-liquidazione dell’Iva relativa al mese di ottobre, ai fini iva è stata trasmessa dichiarazione Iva/2022 integrativa, pagata l’imposta a debito con sanzione per infedele dichiarazione 90 ridotta ad 1/6. Ai fini delle imposte dirette come si deve procedere per regolarizzare Considerato che è una srl che presenta il bilancio, dal punto di vista civilistico non ci sono problemi per gli utili perché è costituita da due soci che sono fratelli.
Buonasera, nel caso in cui un condominio titolare di un credito da Superbonus 70 del 2024, a seguito di lavori con sconto in fattura, si chiede se la cessione al fornitore che ha emesso la fattura con lo sconto (quindi la ditta che ha fatto i lavori), può essere effettuata entro il 16/03/2025 in modo che la ditta possa utilizzare la prima rata del credito ceduto nel 2025, e le seguenti rate nel 2026, 2027 e 2028 Grazie mille. In merito al quesito posto si ritiene di specifico interesse la lettura della informativa REFI Infoflsh 62/2024 nella quale viene affermato, in particolare che: “In sostanza, in riferimento alla generalità dei bonus edilizi (dunque, ad esclusione del bonus barriere degli interventi effettuati sugli edifici danneggiati dal sisma o dagli enti non commerciali) nulla cambia rispetto al passato nel caso di intervento per il quale: – operi la deroga già prevista dal DL 11/2023 (in generale da ricondurre alla presentazione del titolo abilitativo entro il 16/02/2023); – ed i lavori risultino effettivamente avanzati, anche in minima parte, con emissione della relativa fattura e sostenimento della spesa (che per i soggetti diversi dalle imprese coincide con il pagamento della stessa).
Buongiorno, una ditta individuale nel periodo di imposta 2023 ha un reddito di euro 200.000,00. Detto reddito è stato decurtato da una variazione in diminuzione per iperammortamento (cod. 75 del rigo RF55) di euro 50.000,00, pertanto il reddito tassabile per l’anno 2023 è di euro 150.000,00 Nel calcolare il CPB su che base di calcolo devo applicarlo Su 200.000 o 150.000 Altra informazione: Nel caso di una srl non in trasparenza, se un socio cede le quote in febbraio 2024 ai soci già esistenti (non è entrato nessun socio nuovo) si può accedere al concordato preventivo biennale o è un motivo di esclusione Grazie.
Buongiorno, ad una ditta individuale iscritta al VIES, la ditta BOOKING ha fatturato con iva al 22 e forse faranno la nota di credito nei mesi successivi, intanto questa fattura come devo registrarla La registro applicando l’iva sul totale ( 3281,58) ed invio la fattura con il TD17 o la registro come una fattura qualsiasi imponibile iva Grazie e cordiali saluti In merito al quesito posto si evidenzia che rimane sempre difficile correggere errori del fornitore estero. Ade nella Risposta 501/2021 afferma che: “Pertanto, nel caso prospettato, se l’imposta è stata effettivamente assolta (seppur irregolarmente) dal prestatore – circostanza non verificabile in sede d’interpello – il cessionario, fermo restando il diritto a detrazione, non ha l’onere di regolarizzare l’operazione, ma resta soggetto alla sanzione compresa tra 250 euro e 10.000, definibile mediante l’istituto del ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del d.lgs. n.472 del 1997.”
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