dalle nuove tecnologie ai super yacht di lusso #finsubito prestito immediato

C’è un’altra Puglia, che viaggia in modo parallelo – e talvolta persino più veloce – rispetto a quella che fa dell’accoglienza e del turismo, pure in crescita, il proprio vessillo. È l’altra Puglia, quella che accoglie talenti dal resto del mondo, investimenti di grandi aziende specializzate in tecnologie varie. La Puglia culla dell’Intelligenza artificiale, che si candida a culla delle nuove tecnologie e dell’Ia. È dei mesi scorsi la notizia dell’accordo tra Microsoft e gli atenei salentini per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale nelle sedi pugliesi. E qui nasceranno ancora nuovi corsi nel settore, grazie alla sensibilità mostrata dagli atenei sul tema.

Nelle scorse settimane la Regione, con l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, aveva lanciato Equity Puglia, lo strumento finanziario destinato a dare impulso alla crescita di startup e Pmi innovative regionali aumentandone la solidità patrimoniale. A disposizione delle aziende che intendono investire in Puglia ci saranno complessivamente 80 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private: 40 milioni le une, 40 le altre. Per rendere possibile una simile iniezione di risorse, sono stati stilati gli accordi di finanziamento con le quattro società di gestione del risparmio (Sgr) – Vertis, AVM Gestioni, Eureka! Venture e Indaco Venture Partners – che si sono candidate ad investire i 40 milioni di risorse private attraverso i propri fondi di venture capital e hanno superato la procedura di selezione indetta da Puglia Sviluppo.

E poi vi è tutto il filone delle startup. Solo nel 2023 ne sono 643 innovative, iscritte nella sezione speciale del registro delle Imprese. Così il tacco d’Italia risulta essere l’ottava regione su tutto il territorio nazionale, dove le startup di questo tipo sono 13.862.

La presenza soprattutto di realtà specializzate in servizi avanzati, produzione di software e consulenza informatica oltre che attività di R&S ha accelerato anche i processi di digitalizzazione determinando un ottimo piazzamento della regione Puglia per ciò che attiene l’Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano.

È la Puglia del digitale che vola. Ed è la Puglia delle eccellenze. Negli occhi le immagini di sabato mattina, quando all’alba il secondo super yacht di lusso, destinato a Benetti (azienda leader mondiale nella nautica di lusso), ha preso il largo, attraversando il ponte girevole, aperto per l’occasione. Lo scafo è il secondo realizzato a Taranto, costruito da Sea Style Company spa, SGM srl e Costruzioni Generali srl negli ex Cantieri Navali sul Mar Piccolo in un anno di lavoro – impiegati in media 50 addetti, con punte di 80 – e varato qualche giorno fa. L’imbarcazione pesa 200 tonnellate, è lunga 50 metri ed é praticamente gemella di quella che le stesse aziende hanno varato lo scorso maggio nella stessa area. Lo scafo è già dotato di due potenti motori da 2.500 cavalli ciascuno, ma non ancora funzionanti. Di qui il traino col rimorchiatore. Il megayacht – valore commerciale finito circa 40 milioni – è stato portato alla calata 1 del porto dove proprio questa mattina, condizioni meteo marine permettendo, sarà agganciato da un altro rimorchiatore e trasferito a Livorno dove Benetti lo ultimerà e completerà tutti gli allestimenti prima di consegnarlo all’acquirente.

Da Bari, sempre più terra del digitale che funziona, a Taranto, dove si producono megayacht e anche – con Vestas – la pala eolica più grande del mondo (che ha visto la luce poche settimane fa). Senza dimenticare l’eccellenza del calzaturiero in provincia di Lecce. In una Puglia dove la crisi dell’automotive e una situazione generale non florida mettono a rischio 24mila posti nell’industria pesante, vi sono dei rami che funzionano e da soli diventano traino per l’economia della regione. Sembra il ritratto dell’altra Puglia, che viene fuori in questi giorni e che viaggia sulle ali dell’eccellenza, tra yacht e banche dati digitali.