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Certificazione Unica autonomi, scadenza 2024 e novità per il 2025 #finsubito prestito immediato


Il 31 ottobre 2024 è in scadenza l’invio della Certificazione Unica (CU) relativa ai redditi del 2023 per i lavoratori autonomi. Si tratta dell’ultima occasione in cui i sostituti d’imposta possono presentare tale documentazione con una finestra temporale differenziata rispetto a quella per i dipendenti e i pensionati. A partire dal 2025, infatti, l’invio di tutte le certificazioni dovrà essere effettuato entro il 16 marzo, data unificata in vista dell’introduzione a regime della dichiarazione precompilata anche per i lavoratori autonomi.

Questa modifica normativa mira a semplificare e uniformare il processo di dichiarazione dei redditi, rendendo più efficiente la gestione fiscale per lavoratori e sostituti d’imposta. Tuttavia, l’invio entro il 31 ottobre 2024 resta fondamentale per quest’anno, e i sostituti d’imposta devono prestare particolare attenzione alle modalità e ai tempi di trasmissione, onde evitare sanzioni per omissioni o errori.

Cos’è la Certificazione Unica 2024 redditi di lavoro autonomo

La Certificazione Unica (CU) per i lavoratori autonomi è un documento fiscale obbligatorio che il sostituto d’imposta (in genere il committente) deve inviare all’Agenzia delle Entrate e al percettore del reddito. Questo certificato attesta i compensi corrisposti durante l’anno fiscale, inclusi i contributi previdenziali e le ritenute d’acconto effettuate. La CU per gli autonomi si differenzia da quella destinata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati in quanto riguarda redditi non dichiarabili tramite la dichiarazione dei redditi precompilata (modello 730), ma solo tramite il modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico).

Per l’anno d’imposta 2023, le Certificazioni Uniche per i lavoratori autonomi devono essere inviate entro il 31 ottobre 2024, a differenza delle CU per i dipendenti e i pensionati, che devono essere trasmesse entro il 16 marzo. A partire dal 2025, con l’estensione della dichiarazione precompilata anche agli autonomi, questa distinzione verrà abolita e la scadenza per l’invio sarà unificata.

La dichiarazione precompilata per i lavoratori autonomi dal 2025

A partire dal 2025, la dichiarazione precompilata sarà estesa anche ai lavoratori autonomi. Questo significa che l’Agenzia delle Entrate utilizzerà le informazioni contenute nelle Certificazioni Uniche inviate dai sostituti d’imposta per predisporre in automatico una bozza della dichiarazione dei redditi. Per rendere possibile questo processo, le CU dovranno essere inviate entro il 16 marzo, in modo da fornire all’Agenzia i dati necessari per completare la precompilata.

Questo cambiamento punta a semplificare gli adempimenti per i lavoratori autonomi, consentendo loro di avere una dichiarazione dei redditi precompilata, simile a quella già disponibile per i dipendenti e i pensionati.

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CU 2024 redditi di lavoro autonomo: ultime indicazioni

Le Certificazioni Uniche 2024 che contengono redditi non dichiarabili con il modello 730 (ad esempio i redditi da lavoro autonomo) possono ancora essere presentate entro il 31 ottobre 2024. Questo termine si applica principalmente ai professionisti e ai titolari di partita IVA che dichiarano i loro redditi tramite il modello Redditi Persone Fisiche 2024.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per quest’anno, le informazioni contenute nelle CU inviate entro il 31 ottobre saranno utilizzate solo in via sperimentale per la dichiarazione precompilata dei lavoratori autonomi. Le CU che sono state inviate entro il 18 marzo 2024 (data limite per la compilazione della precompilata) saranno considerate nell’elaborazione della dichiarazione, mentre quelle inviate successivamente potranno comportare la necessità di modifiche manuali da parte del contribuente.

Cosa cambia nel 2025

I sostituti d’imposta, inclusi i datori di lavoro e i professionisti che devono inviare le CU per i lavoratori autonomi, dovranno essere pronti al cambiamento a partire dal 2025. Sarà necessario trasmettere le Certificazioni Uniche entro il 16 marzo, in modo da garantire che tutte le informazioni siano disponibili per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.

L’Agenzia delle Entrate ha già invitato i sostituti d’imposta a inviare le CU entro il termine ordinario anche nel 2024, per facilitare la sperimentazione della precompilata per i lavoratori autonomi. Questo consentirà ai contribuenti e agli operatori fiscali di familiarizzare con il nuovo sistema e di evitare problemi o ritardi negli anni successivi.

Leggi anche: Certificazione Unica Agenzia delle Entrate, come scaricare il CUD dal Cassetto Fiscale

Sanzioni in caso di omissioni o errori nella CU

L’invio della CU oltre i termini previsti o con errori può comportare sanzioni per il sostituto d’imposta. L’art. 4, comma 6-quinquies del DPR n. 322/98 stabilisce che per ogni CU omessa, tardiva o errata si applica una sanzione di 100 euro, con un limite massimo di 50.000 euro per anno e per sostituto d’imposta. Tuttavia, se l’errore viene corretto e la certificazione reinviata entro 5 giorni dalla scadenza originale, la sanzione non viene applicata.

In caso di trasmissione errata e correzione effettuata entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta a un terzo, ossia 33,33 euro per CU, con un limite massimo di 20.000 euro per anno e per sostituto d’imposta. È importante che i sostituti d’imposta prestino attenzione ai termini di reinvio, poiché i giorni di ritardo si calcolano a partire dalla data della comunicazione di scarto da parte dell’Agenzia delle Entrate o dalla scadenza originaria se l’errore è stato rilevato autonomamente.

Inoltre, nel caso in cui il sostituto d’imposta non consegni la CU al contribuente, si applica una sanzione che va da 250 a 2.000 euro, come stabilito dall’art. 11, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 471/97. Tuttavia, se il ritardo nella consegna non pregiudica la dichiarazione dei redditi del contribuente né incide sull’attività di controllo o sulla base imponibile, la violazione è considerata formale e non sanzionabile.

Leggi anche: Quali sono le sanzioni per la Certificazione Unica 2024 omessa, tardiva o errata

Conclusioni

Il 31 ottobre 2024 rappresenta l’ultima occasione in cui i sostituti d’imposta potranno inviare le Certificazioni Uniche per i lavoratori autonomi in una finestra temporale diversa rispetto a quella prevista per dipendenti e pensionati. Dal 2025, con l’introduzione della dichiarazione precompilata anche per i titolari di partita IVA, la scadenza sarà unificata al 16 marzo. Questo cambiamento mira a semplificare ulteriormente gli adempimenti fiscali e a migliorare l’efficienza del sistema tributario italiano.

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