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Green Logistics Expo: sfide e opportunità per la logistica sostenibile nel diario del secondo giorno #finsubito prestito immediato


Il secondo giorno della Green Logistics Expo ha superato ogni aspettativa, confermandosi un evento di riferimento per il settore della logistica sostenibile.

La logistica guarda al futuro, ma il presente riserva sorprese. La Green Logistics Expo continua a essere un punto di riferimento per l’innovazione nel settore. Ma mentre si discute di tecnologie all’avanguardia e di modelli di business sostenibili, emerge con forza la necessità di affrontare sfide concrete, come il calo del trasporto ferroviario merci, evidenziato da Fermerci. Il secondo giorno della Green Logistics Expo ha superato ogni aspettativa, confermandosi un evento di riferimento per il settore della logistica sostenibile: appuntamento a domani per l’ultimo giorno di fiera a Padova.

XVI edizione di Mercintreno. Fermerci lancia l’allarme sul trasporto merci su rotaia

Il secondo giorno della Green Logistics Expo ha superato ogni aspettativa, confermandosi un evento di riferimento per il settore della logistica sostenibile. Tra i numerosi appuntamenti di rilievo, si è distinta la XVI edizione di Mercintreno, ospitata all’interno del Salone della fiera, a sottolineare l’importanza di una collaborazione sempre più stretta per rendere la logistica più efficiente e rispettosa dell’ambiente. Tuttavia, un’ombra si è allungata sull’entusiasmo generale. Clemente Carta, presidente dell’associazione Fermerci, ha presentato i dati allarmanti emersi dall’ultimo Rapporto Annuale, rivelando un preoccupante calo del 3,2% del trasporto ferroviario merci nel 2023, pari a una perdita di circa 1,7 milioni di treni/km. Le proiezioni per il primo semestre 2024 non offrono segnali di ripresa, anzi, confermano una situazione critica aggravata da una serie di fattori esterni, tra cui le tensioni geopolitiche legate al conflitto in Ucraina e le interruzioni della circolazione ferroviaria su tratte internazionali strategiche come il Frejus e il Gottardo. A complicare ulteriormente il quadro, si aggiungono le interruzioni sulla rete ferroviaria nazionale dovute ai lavori previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che fino alla fine del 2024 interesseranno circa la metà delle linee, con un ulteriore incremento previsto per il 2025. Le conseguenze di questa situazione sono pesanti: Fermerci stima una perdita di fatturato di circa 90 milioni di euro per l’anno in corso, con il rischio che questa tendenza negativa si protragga negli anni a venire.

“Per rilanciare il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, l’intermodalità è la chiave”. È quanto emerge dal dibattito sulla logistica, dove esperti del settore sottolineano l’importanza di unire le forze tra trasporto ferroviario, porti e aeroporti. “Dobbiamo accelerare su questa integrazione“, afferma Annita Serio, project manager di Mercintreno. Un punto di vista condiviso da Sabrina De Filippis, amministratore delegato di Mercitalia Logistics. “La logistica è ormai un gioco di squadra a livello europeo”, spiega. “Per competere, dobbiamo parlare tutti la stessa lingua e sfruttare le nuove infrastrutture come i corridoi Ten-T. L’Italia ha un ruolo fondamentale da giocare in questo scenario, perché la logistica è il motore dell’economia“. Ma per rendere il trasporto merci su rotaia ancora più competitivo, è necessario intervenire sull’ultimo miglio, ovvero il tratto che collega gli impianti ferroviari ai luoghi di carico e scarico. Rete Ferroviaria Italiana, PWC, Ricerca sul Sistema Energetico e Fermerci hanno elaborato un documento per individuare soluzioni concrete. “Vogliamo riffinanziare la legge che consente al gestore dell’infrastruttura di lavorare su questo tratto cruciale“, dichiara Clemente Carta, presidente di Fermerci.

Fermerci lancia la Carta dell’Ultimo Miglio

Fermerci, l’associazione che rappresenta il trasporto ferroviario merci in Italia, ha svelato la “Carta dell’Ultimo Miglio” già nel primo giorno di fiera. Lo studio analizza l’ultimo tratto del percorso delle merci, quello che le porta dalle grandi vie di comunicazione (ferrovia, nave, aereo) fino alla loro destinazione finale. Presentata dal presidente Clemente Carta e dal direttore generale Giuseppe Rizzi, la Carta, realizzata in collaborazione con PwC e RSE Research, offre un quadro della situazione attuale. Come sottolineato da Carta, l’ultimo miglio è un anello debole nella catena logistica. Migliorare l’accessibilità delle infrastrutture ferroviarie è fondamentale per incentivare il passaggio dal trasporto su gomma a quello su rotaia, un obiettivo strategico per la sostenibilità ambientale e la riduzione delle emissioni. Lo studio rivela che in Italia sono attivi circa 200 siti ferroviari per lo scarico delle merci, ma molti di questi necessitano di interventi di ammodernamento. Carta ha sottolineato che altri 180 siti potrebbero essere recuperati con investimenti mirati, sia pubblici che privati.

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La Carta dell’Ultimo Miglio avanza una serie di proposte. Tra queste, il rifinanziamento delle misure già previste dalla legge 96/2017, che consentirebbe di integrare meglio le diverse modalità di trasporto e di ridurre le criticità che frenano lo sviluppo del sistema logistico. Inoltre, è necessario potenziare le infrastrutture ferroviarie, in particolare lungo le direttrici della rete TEN-T, per adeguare i siti agli standard europei e facilitare gli scambi commerciali a livello internazionale. Gli obiettivi sono ambiziosi: entro il 2030 e il 2050 si punta a un significativo spostamento delle merci dal trasporto su gomma a quello su rotaia. Solo il 10% delle infrastrutture nazionali è in grado di gestire i treni merci più lunghi e pesanti, in linea con gli standard europei. Stiamo parlando di convogli da 750 metri, capaci di trasportare fino a 2.000 tonnellate di carico. Un altro 55% può ospitare treni più corti, fino a 500 metri, mentre il restante 35% presenta limitazioni ancora maggiori. La distribuzione territoriale è altrettanto disomogenea: il Nord Italia concentra il 73% delle infrastrutture, lasciando al Centro il 17% e al Sud appena il 10%. La tipologia degli impianti è varia: dagli interporti ai porti, dai terminal merci ai fasci di binari privati. La Carta ne ha censiti in totale 245, suddivisi in tre categorie in base alla capacità: 25 ad alta capacità, 128 a media capacità e 45 a bassa capacità.

Innovazione al centro della fiera, con un focus particolare sull’intralogistica

Il convegno “Il magazzino evoluto. Innovazioni tecnologiche per l’efficienza nei processi“, organizzato in collaborazione con Logistica Management, ha offerto un’ampia panoramica sulle ultime tecnologie che stanno rivoluzionando la gestione dei magazzini. Relatori di primo piano hanno illustrato come l’intelligenza artificiale, il deep learning e la robotica collaborativa stiano consentendo di ottimizzare i processi, ridurre gli errori e aumentare l’efficienza complessiva della supply chain.

Andrea Payaro, esperto di trasformazione digitale, ha aperto i lavori delineando il concetto di “magazzino evoluto”: uno spazio dove le tecnologie più avanzate lavorano in sinergia per eliminare inefficienze come differenze inventariali, errori di prelievo e danneggiamento del materiale. Numerosi casi di successo hanno dimostrato come queste soluzioni non siano più una prospettiva futura, ma una realtà già presente in molti settori. Intelligenza artificiale, reti neurali e robotica integrata rappresentano i pilastri su cui si fonda il magazzino del futuro, capace di rispondere alle sfide di un mercato sempre più competitivo e dinamico. Come ridurre i costi energetici nei magazzini frigoriferi, veri e propri ‘mostri sacri’ del consumo energetico? La risposta potrebbe nascondersi nelle tubazioni, elementi chiave per garantire il raffreddamento e la conservazione degli alimenti. Un’attenzione crescente è rivolta a questi sistemi, considerati strategici per rendere più sostenibile l’intera filiera.

l futuro della logistica in Italia: trasparenza, collaborazione ed eticità come pilastri del cambiamento

Il convegno “Il futuro della logistica in Italia: trasparenza, collaborazione ed eticità come pilastri del cambiamento” si è rivelato un momento importante per delineare i nuovi orizzonti del settore. L’evento, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e aziende leader, ha sottolineato l’importanza di un approccio sempre più etico e sostenibile alla logistica. La tracciabilità delle merci lungo tutta la filiera è emersa come elemento fondamentale per garantire la qualità dei prodotti, la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative. L’adozione di tecnologie avanzate, come la blockchain, è stata indicata come una soluzione promettente per aumentare la visibilità delle operazioni logistiche e ridurre il rischio di frodi. L’evento ha evidenziato la necessità di una maggiore collaborazione tra i diversi attori della filiera logistica, dalle imprese di trasporto ai fornitori di servizi, passando per i clienti finali. Solo attraverso una cooperazione sinergica sarà possibile ottimizzare i processi, ridurre i costi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato sempre più dinamico. Il tema della sostenibilità ha dominato i dibattiti, con un focus particolare sulle emissioni di CO2, sull’efficienza energetica e sulla gestione dei rifiuti. Le aziende sono sempre più chiamate a implementare pratiche sostenibili per ridurre il loro impatto ambientale e rispondere alle aspettative dei consumatori.

L’Osservatorio Transport Compliance Rating ha svolto un ruolo fondamentale nell’evento, presentando i risultati delle ultime ricerche e fornendo indicazioni concrete per migliorare la compliance delle aziende del settore. L’Osservatorio ha sottolineato l’importanza di una valutazione oggettiva e trasparente delle performance delle imprese in termini di sicurezza, qualità, sostenibilità e rispetto delle normative.

Si alza il sipario sul Green Logistics Radar: una bussola per le imprese verso la sostenibilità

Il pomeriggio si è aperto con una novità che sta facendo parlare di sé nel mondo della logistica: il Green Logistics Radar. Un’iniziativa ambiziosa promossa da LIUC – Business University che punta a mappare le 100 migliori soluzioni per rendere più sostenibili i processi logistici delle aziende. La sostenibilità ambientale non è più un optional, ma un imperativo categorico per le imprese. E la logistica, con la sua impronta ecologica, è chiamata a fare la sua parte. Il Green Transition Hub di LIUC ha raccolto questa sfida, mettendo a disposizione delle aziende uno strumento pratico e innovativo: un vero e proprio radar per individuare le soluzioni più efficaci per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.

Il Green Logistics Radar non è solo un elenco di buone pratiche, ma un vero e proprio ecosistema di conoscenza. Una piattaforma web aperta e dinamica, che si aggiorna costantemente per tenere il passo con le ultime novità del settore. Un punto di riferimento per chi cerca soluzioni concrete e verificate per rendere la propria logistica più sostenibile. Perché partecipare? Per contribuire a un futuro più verde: segnalando la tua soluzione, diventerai parte attiva di una comunità che lavora per un futuro sostenibile. Per far conoscere le tue best practice: la tua soluzione entrerà a far parte di un repository prestigioso, visibile a livello nazionale e internazionale. Per amplificare il tuo messaggio: il Green Transition Hub promuoverà le soluzioni presenti nel radar attraverso eventi, pubblicazioni e campagne di comunicazione. Qui puoi segnalare la tua soluzione.

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L’approccio multi-energetico di Iveco per la decarbonizzazione del settore

Iveco ha recentemente rafforzato il suo impegno verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti attraverso un approccio multi-energetico. Presentato all’IAA Transportation 2024, il brand ha mostrato le sue innovazioni a zero emissioni, sottolineando l’importanza di una strategia integrata che combini diverse fonti di energia. Questo approccio è supportato da un solido ecosistema di partnership strategiche, tra cui collaborazioni significative con aziende come Shell per sviluppare soluzioni energetiche a basse emissioni di carbonio. Con veicoli come il S-eWay cabinato ed eMoovy, Iveco punta a guidare il cambiamento verso una mobilità più sostenibile e competitiva.

Energia: verso un futuro più sostenibile e produttivo

Si è concluso con grande successo il convegno “Energia: meno consumo più produzione“, organizzato congiuntamente dall’Università degli Studi di Firenze, Verity e IKEA. L’evento ha riunito esperti del settore, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni per discutere le sfide e le opportunità legate alla transizione energetica. Il titolo del convegno sintetizza perfettamente il cuore del dibattito: come conciliare la necessità di ridurre i consumi energetici con l’obiettivo di aumentare la produzione da fonti rinnovabili. I relatori hanno offerto un quadro completo delle soluzioni disponibili e delle politiche da adottare per raggiungere un futuro energetico più sostenibile.

Tra i temi centrali dell’incontro, l’efficienza energetica ha occupato un posto di primo piano. Numerosi interventi hanno illustrato le potenzialità di tecnologie innovative per ridurre i consumi energetici negli edifici, nell’industria e nei trasporti. Dall’isolamento termico degli edifici all’adozione di sistemi di illuminazione a LED, sono state presentate soluzioni concrete per ottimizzare l’utilizzo dell’energia. Parallelamente, si è discusso dello sviluppo delle energie rinnovabili. L’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica sono state analizzate nel dettaglio, evidenziando le loro potenzialità e le sfide da superare per una loro diffusione su larga scala. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle soluzioni di accumulo energetico, fondamentali per garantire la continuità di approvvigionamento da fonti rinnovabili.

I Ports of Genoa incontrano le imprese del Nordest

Oggi pomeriggio, la Fiera di Padova ha ospitato la seconda tappa del Roadshow promosso dai Ports of Genoa per avvicinare le imprese del Nord Italia al principale sistema portuale del Paese. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Camera di Commercio di Genova, Promos Italia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha visto la partecipazione di importanti esponenti del mondo economico e istituzionale. Tra i temi al centro del dibattito, l’importanza dei servizi innovativi offerti dai porti di Genova, il ruolo strategico dell’Interporto di Padova e le prospettive future della logistica nazionale. L’incontro è stato l’occasione per le aziende del Nordest di conoscere da vicino le opportunità offerte dai Ports of Genoa e di confrontarsi con i principali operatori del settore.

L’evento di networking offerto da Interporto Padova

A conclusione del secondo intenso giorno di Green Logistics Expo, Interporto Padova Spa ha ospitato un esclusivo evento di networking riservato agli espositori. La serata, ricca di opportunità di scambio e collaborazione, ha offerto un’atmosfera conviviale per consolidare le relazioni professionali nate durante la fiera. Tra un calice di vino e un buffet raffinato, i partecipanti hanno avuto l’occasione di approfondire le proprie conoscenze reciproche, discutere di nuove potenziali partnership e condividere le ultime novità nel settore della logistica sostenibile. L’iniziativa di Interporto Padova Spa si è rivelata un’ottima occasione per rafforzare la comunità degli espositori e promuovere un futuro sempre più green per la logistica.



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