Preso atto dell’incerta situazione climatica e delle condizioni meteo, che hanno portato un anomalo e repentino abbassamento delle temperature nelle ore serali e notturne, andamento che sembra doversi protrarre nei prossimi giorni, una ordinanza del sindaco Alessandro Betta ha disposto oggi la deroga al divieto all’accensione degli impianti di riscaldamento, autorizzandone l’accensione per non oltre sette ore al giorno nell’arco orario dalle ore 5 alle ore 23, come previsto dalla normativa vigente.
L’utilizzo degli impianti di riscaldamento delle abitazioni è regolamentata dal dpr 74 del 2013, «Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari», che individua, secondo una suddivisione del territorio nazionale per aree omogenee, il periodo di accensione e il numero massimo di ore giornaliere di funzionamento. Arco si trova in zona «E», dove l’utilizzo del riscaldamento è consentito dal 15 ottobre al 15 aprile per non oltre 14 ore giornaliere nell’orario che va tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno.
Al di fuori di questo periodo, ovvero dal 16 aprile al 14 ottobre, gli impianti termici possono essere attivati «solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria» (cioè nella nostra zona per non più di 7 ore). Qualora comprovate esigenze lo suggeriscano, è facoltà del sindaco emettere un’ordinanza in deroga alla legge nazionale disponendo l’accensione anticipata o posticipata degli impianti di riscaldamento.
L’ordinanza comprende l’invito alla cittadinanza, agli amministratori condominiali e ai gestori di impianti a limitare l’accensione nelle ore più fredde, ricordando l’obbligo di non superare la temperatura stabilita all’art. 3, comma 1, del dpr 74 del 2013, ovvero 17°C + 2° C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, e di 19° C + 2° C di tolleranza per tutti gli altri edifici.
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