Con l’operazione Viveracqua hydrobond 2024 prosegue con successo la strada del finanziamento innovativo dei piani d’investimento delle società in house che gestiscono il servizio idrico integrato nella regione Veneto. Si è infatti conclusa la quinta emissione di Hydrobond per un valore complessivo di 200 milioni di euro.
Coinvolte nel progetto otto società locali: Acquevenete, Alto Trevigiano Servizi, Azienda Gardesana Servizi, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi, Viacqua. Nell’insieme le aziende servono circa 400 Comuni e 3 milioni di abitanti grazie a una rete acquedottistica di 30.000 chilometri.
L’emissione è stata interamente sottoscritta da Banca europea per gli investimenti (Bei), Cassa depositi e prestiti (Cdp), Kommunalkredit Austria AG (Kommunalkredit) e Banca popolare dell’Alto Adige (Volksbank) con la garanzia Archimede di Sace. Banca Finint ha agito come arranger e collocatore di titoli.
Per quanto riguarda Acquevenete, sono stati incassati 50 milioni di euro per sostenere investimenti finalizzati all’ammodernamento e all’efficientamento delle infrastrutture del Servizio idrico integrato per oltre 100 milioni di euro che l’azienda farà sul territorio nel periodo 2024 – 2027.
Dal 2014 e grazie a quest’ultimo collocamento, l’ammontare degli investimenti attivati per l’ammodernamento e l’efficientamento delle infrastrutture del Servizio idrico integrato veneto salirà a un totale di circa 2 miliardi. Di questi, circa 300 milioni sono stati investiti nel territorio gestito da Acquevenete, in linea con i principi di gestione sostenibile dell’acqua.
Gli otto gestori hanno emesso ciascuno tre titoli obbligazionari, diversi per tasso d’interesse e per scadenza (due “long”, con vita legale pari a 20 anni, e uno a 18 anni) per un totale quindi di 24 – tutti interamente sottoscritti dalla società veicolo Viveracqua Hydrobond 2024, che detiene le obbligazioni in tre comparti separati tra loro. La società veicolo ha finanziato la sottoscrizione dei titoli obbligazionari di ciascun comparto emettendo a sua volta tre serie di titoli asset backed, sottoscritti dagli investitori. I titoli emessi dalla società veicolo beneficiano della garanzia Archimede di Sace e inoltre di un supporto di credito per cassa, fornito in forma mutualistica dagli stessi otto gestori, proporzionalmente all’importo emesso da ciascuno.
La disponibilità degli otto gestori emittenti a “fare sistema”, garantendosi reciprocamente, ha consentito agli stessi di accedere al mercato dei capitali e cogliere le opportunità offerte da investitori specializzati in grandi investimenti infrastrutturali, ottimizzando così le caratteristiche del finanziamento.
Piergiorgio Cortelazzo, presidente di Acquevenete, commenta: “E’ un risultato per un’azienda a capitale interamente pubblico che al tempo stesso è un player industriale con un piano di investimenti per oltre 134 milioni di euro per il periodo 2024-2026. Questa operazione consente ad Acquevenete di continuare ad investire puntando a innovazione e sostenibilità ambientale, in coerenza con i piani condivisi”.
“Questo collocamento di obbligazioni – dice Stefano Stecca, Cfo di Acquevenete – dimostra la fiducia dei grandi investitori istituzionali nella solidità del nostro gruppo e nella capacità gestionale che Acquevenete ha maturato nel tempo”.
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