Il Piano intende incentivare i progetti di innovazione effettuati negli esercizi 2024 e 2025 che conseguono una riduzione dei consumi energetici riconducibili ai seguenti tre filoni:
- Progetti di efficientamento energetico;
- Sistemi per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili a esclusione delle biomasse;
- Formazione del personale in competenze per la transizione verde.
Investimenti agevolabili
Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in beni materiali e immateriali, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui all‘Allegato A e Allegato B (legge 11 dicembre 2016, n. 232), in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici a determinate condizioni, nelle misure ed entro i limiti di spesa stabiliti dal decreto.
Gli investimenti agevolabili sono:
- investimenti (acquisto o leasing) in beni strumentali materiali e immateriali tecnologicamente avanzati e interconnessi ai sistemi di fabbrica con le caratteristiche già individuare dagli allegati A e B per i beni strumentali cd. 4.0, a condizione che i medesimi siano usati in progetti di innovazione che:
- riducano i consumi energetici della struttura produttiva di almeno il 3%
- oppure in alternativa, riducano i consumi energetici dei processi interessati dall’investimento almeno del 5%.
Rientrano tra i beni di cui all’Allegato B, ove specificamente previsti dal progetto di innovazione, anche:
- i software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
- i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a).
Nell’ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici nelle misure e alle condizioni di cui sopra, sono inoltre agevolabili:
- gli investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo, escluse le biomasse che rispettino i requisiti di risparmio energetico citati;
- gli investimenti in pannelli fotovoltaici, sono ammessi solo quelli inseriti nel registro Enea (prodotti nella Ue e classificati secondo tre livelli di alta efficienza) che rispettino i requisiti di risparmio energetico citati;
- le spese per la formazione in competenze per la transizione ecologica, ammesse solo entro il 10% dell’investimento complessivo, con un tetto a 300 mila euro e limitazione all’attività di formatori esterni all’azienda individuati con successivo decreto del Mimit.
Quantificazione del credito d’imposta
Il sistema di agevolazione si compone di nove differenti aliquote da applicare all’ammontare dell’investimento effettuato e dipende congiuntamente:
- dalla soglia di volumi di investimento effettuati
- dai risultati in termini di risparmio energetico raggiunti per opera dell’investimento effettuato (suddivisi in tre fasce di efficienza energetica).
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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