Ponte sullo Stretto? Investimenti infrastrutturali e legalità? Futuro per la Calabria? Una occasione di confronto sul futuro del settore edile nella regione, che ha saputo mettere in luce le numerose opportunità disponibili grazie alla rete di Confartigianato Imprese.
Il convegno sul tema “Edilizia e infrastrutture in Calabria: prospettive e opportunità” – organizzato da Confartigianato Imprese Calabria e da Anaepa Confartigianato Edilizia che si è tenuto al Resort Altafiumara di Villa San Giovanni – si è configurato proprio come un importante momento di approfondimento sulle normative, sui processi e sulle innovazioni che interessano l’edilizia dal punto di vista delle imprese artigiane nella nostra regione. L’incontro moderato dal direttore del nostro giornale Claudio Labate ha visto tante realtà, anche universitarie, confrontarsi su temi importanti come il ponte sullo Stretto e il futuro della regione.
Investimenti importanti che, però, vedono Confartigianato avere le idee ben chiare sulle priorità. Prima le infrastrutture come la 106 e l’alta velocità come il resto d’Italia, solo dopo il ponte sullo stretto. E lo ha detto chiaramente il professore Francesco Russo che «non ci sono altre vie percorribili. La priorità per questa terra sono le infrastrutture mancanti altrimenti il ponte rischia di essere quella famosa cattedrale nel deserto».
Lo stesso Walter Ignazitto, procuratore aggiunto presso la procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha trattato il tema della legalità nei cantieri. «Il ponte non rappresenta solo un collegamento fisico, ma è un simbolo di progresso e unità”, ha affermato. Ha avvertito delle insidie rappresentate dalla criminalità organizzata e ha dichiarato: «È fondamentale che ogni imprenditore rispetti le normative vigenti, non solo per tutelare il proprio lavoro, ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini». Ignazitto ha evidenziato il cambiamento nella percezione delle problematiche legate alla criminalità, incoraggiando la denuncia delle richieste estorsive come passo fondamentale per creare un clima di maggiore legalità: «Sempre più imprenditori hanno il coraggio di denunciare le richieste estorsive, contribuendo a creare un clima di maggiore legalità. La denuncia è il primo passo per liberare il nostro territorio da questa morsa».
Ad aprire i lavori è stato Carlo Angotti, presidente di Anaepa Calabria, il quale ha espresso gratitudine per la presenza della Giunta nazionale di Anaepa, sottolineando l’importanza del dibattito. «Abbiamo scelto di affrontare temi cruciali come le infrastrutture e la realizzazione di opere strategiche come il Ponte sullo Stretto, che interessano anche le imprese artigiane”, ha affermato Angotti. Ha messo in evidenza l’importanza di comprendere a fondo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e i benefici che può portare alle piccole e medie imprese. Continua a leggere su IlReggino.it
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