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Criptovalute e Serie A: quanto vale il giro d’affari? #finsubito prestito immediato


Ormai è sotto gli occhi di tutti i tifosi e gli appassionati: sempre più gruppi di criptovalute sbarcano nella Serie A come sponsor e partner. Tutto è cominciato nel 2018, quando il Decreto dignità del primo governo Conte ha introdotto norme rigide per contrastare la ludopatia, tra cui il divieto di pubblicità ai siti di scommesse sulle maglie delle squadre e nei cartelloni a bordo campo. Da allora i club più importanti del campionato italiano di calcio, privati da ricavi per decine di milioni di euro, si sono affidati a partnership e sponsorizzazioni con aziende di asset digitali. Ma quanto vale questo giro d’affari?

La rivoluzione delle criptovalute nel mondo del calcio è iniziata dai piani alti. La Lega Serie A è stato il primo campionato a siglare un contratto di sponsorizzazione con una piattaforma di crypto e NFT. Crypto.com è stato infatti lo sponsor ufficiale della finale di Coppa Italia 2020-2021 tra Atalanta e Juventus. Non solo: la piattaforma fondata dal polacco Kris Marszalek ha ottenuto i diritti di sponsorizzazione del VAR e della goal line technology. Oggi la Serie A ha Socios (la più importante piattaforma di fan token) come official partner e Sorare (la piattaforma di fantacalcio globale e di carte collezionabili digitali) come global licensee.

 

Criptovalute e Serie A: le cifre delle sponsorizzazioni

Il giro d’affari per i club non è da meno: vale centinaia di milioni di euro. Alla fine del 2021, secondo il Sole 24 Ore, gli accordi con le società di criptovalute avevano raggiunto un valore di oltre 180 milioni per i club di Serie A. La Juventus, la squadra più titolata in Italia con 36 scudetti vinti, ha un contratto con Socios per i fan token $JUV e in passato ha avuto Bitget come primo sleeve partner della sua storia. Dall’accordo il club di Torino incassava 7 milioni di euro a stagione. Dal 2024-2025 è subentrato Zondacrypto, exchange di criptovalute polacco sul mercato dal 2014. Giorgio Chiellini è ambassador del brand.

L’Inter riceve 16 milioni di euro all’anno (con l’aggiunta di bonus) dal global fan token partner Socios per i fan token $INTER. Più spinosa è stata la partnership con DigitalBits come jersey sponsor. L’accordo prevedeva 5 milioni di euro al primo anno (la stagione 2021-2022) e 80 milioni per le tre stagioni successive per un totale di 85 milioni in quattro anni. Dopo diversi ritardi nei pagamenti (per circa 25 milioni), il club nerazzurro ha rimosso il logo dalla maglie (nella finale di Champions League 2022-2023 contro il Manchester City era senza sponsor) e fatto ricorso contro l’ormai ex partner al Tribunale di Milano.

I giudici hanno dato ragione alla Beneamata: Zytara Labs, la società proprietaria del marchio DigitalBits, ha dovuto pagare 31,35 milioni non versati secondo contratto. Dalla stagione 2024-2025 l’official sleeve partner dell’Inter è Gate.io, exchange cinese di criptovalute fondato dal CEO Lin Han. Il logo appare sulle maniche delle maglie delle squadre maschile e femminile e dell’Under 20. L’accordo è di natura pluriennale per un valore stimato (non confermato) superiore ai 5 milioni di euro a stagione. In aggiunta, l’Inter è partner di BlockDAG per la sua prima collaborazione in assoluto con un partner tecnologico blockchain.

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Il Milan ha Socios per i fan token $ACM, ma per due stagioni ha avviato una partnership con BitMEX – piattaforma per il trading di crypto fondata da Arthur Hayes, Ben Delo e Samuel Reed – che è diventata il primo sleeve partner dei rossoneri. Il contratto è stato da 5 milioni di euro all’anno, mentre dal 2023 BitMEX si è trasformato in premium partner. L’accordo è terminato nella stagione 2024-2025, da quando Bitpanda è il crypto partner ufficiale del Milan. Tra gli altri sponsor del Diavolo ci sono Sorare e Fanblock, la piattaforma di NFT che permette ai tifosi di acquistare un pezzetto del terreno di gioco virtuale sotto forma di token e di ottenere ricompense speciali (dall’assistere a una partita a San Siro in Tribuna VIP all’incontrare leggende rossonere) tramite un sistema di punti e bonus.

 

Le altre squadre di Serie A alle prese con le crypto

Il Napoli è stata una delle prime squadre ad accordarsi con Socios per i fan token $NAP. Successivamente, complice l’exploit del difensore Kim Min-jae, si è aggiunta la collaborazione con Upbit, il più grande exchange di criptovalute della Corea del Sud per volume di scambi. La società di Aurelio De Laurentiis ha chiuso un accordo con Dunamu (l’azienda proprietaria del marchio) per far diventare Upbit back-of-shirt partner nella stagione 2023-2024. Gli sponsor di maglia (Upbit, MSC e eBay) hanno garantito complessivamente al Napoli 20 milioni di euro a stagione. Ora l’avventura Upbit si è chiusa così come quella con il meme coin Floki Inu, durata appena una stagione. Al momento il club azzurro ha un accordo di partnership pluriennale con Sorare.

È burrascoso il rapporto della Roma con il mondo delle crypto. Se l’accordo con Socios per i fan token $ASR è solido, i capitolini sono incappati in una situazione spinosa con DigitalBits. Il contratto con la blockchain era da 35 milioni di euro in tre stagioni, ma pure il club giallorosso ha finito per avere problemi con Zytara Labs: l’azienda fondata da Al Burgio non ha versato quanto dovuto e la società di Dan e Ryan Friedkin ha risposto togliendo il logo dalle divise e presentando la squadra in campo con un semplice SPQR. Tra Inter e Roma, i mancati versamenti di DigitalBits sono arrivati a 110 milioni.

Dall’altra parte del Tevere non è andata meglio. La Lazio ha avuto come partner Binance – il colosso finanziario delle criptovalute con sede alle Isole Cayman – per il fan token LAZIO. Il contratto biennale prevedeva 30 milioni di euro come main sponsor con possibilità di rinnovo per una terza stagione, ma Binance non ha esercitato l’opzione per la Serie A 2023-2024. Il prolungamento non prevedeva la scritta sulle maglie come accaduto nelle ultime due stagioni: ad oggi la Lazio è ancora senza sponsor sulla divisa.

$BFC è il nome del fan token ufficiale del Bologna con Socios. I felsinei hanno accordi con Sorare e con Zondacrypto, presente pure sul kit di allenamento del Parma che ha scelto la società guidata dal CEO Przemysław Kral come official crypto exchange partner. L’Atalanta è ormai una Big del campionato, ma è rimasta una delle poche squadre italiane a non avere fan token. Tra i suoi partner, tuttavia, c’è Zondacrypto: dalla stagione 2024-2025 l’exchange è sleeve partner sulla maglia della prima squadra e official crypto exchange partner. L’accordo è per tre stagioni sportive. Nemmeno la Fiorentina ha i fan token, ma ha sperimentato una formula diversa: nella stagione 2021-2022, per celebrare i suoi 95 anni di storia, la Viola ha lanciato la sua prima maglia digitale (la Viola 9.5) sotto forma di NFT collezionabili e scambiabili su Genuino, marketplace di digital product passports. All’Udinese, oltre ai fan token $UDI di Socios, puntano sui meme coin: prima Kiba Inu, scelta come co-sponsor; ora APU Apustaja con il logo della rana come sleeve sponsor dalla stagione 2024-2025.





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