L’istituto di credito australiano ANZ ha dichiarato venerdì che pagherà una somma combinata di 99 milioni di dollari australiani (67,76 milioni di dollari) per il regolamento di due azioni collettive intentate contro di lei nel 2020.
La prima class action è stata intentata per conto di persone che hanno sottoscritto prestiti auto emessi con la licenza di credito di ANZ tra il 2011 e il marzo 2016, sostenendo che l’istituto di credito ha pagato “commissioni flessibili” ai concessionari auto accreditati ANZ.
Gli accordi di commissione flessibile consentivano ai concessionari di auto di stabilire il tasso di interesse e i termini dei prestiti auto. Più alto è il tasso di interesse e più lunga è la durata del prestito, maggiore è la commissione ricevuta dal concessionario.
Questi accordi di commissione sono stati vietati dal regolatore dei titoli australiano il 1° novembre 2018. L’azienda pagherà 85 milioni di dollari australiani per risolvere la class action relativa ai prestiti auto.
L’altra class action è stata presentata per conto dei membri di ANZ e dei prodotti di superannuation OnePath della sua ex unità, sostenendo che il fiduciario dei fondi pensione ha violato i suoi doveri nei confronti dei membri, addebitando commissioni eccessive al fine di pagare commissioni non necessarie ai consulenti finanziari.
L’istituto di credito pagherà 14 milioni di dollari australiani per risolvere l’azione collettiva sui fondi pensione.
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“Gli accordi non prevedono l’ammissione di responsabilità e sono soggetti all’approvazione del tribunale”, ha dichiarato ANZ in un comunicato.
(1 dollaro = 1,4611 dollari australiani)
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