Bonus prima casa in scadenza: fai presto mancano solo 3 mesi, per il 2025 ancora tante incertezze #finsubito prestito immediato

In scadenza il bonus prima casa, dunque ci si affretti prima di perdere il beneficio: ormai manca pochissimo.

Acquistare un’abitazione costituisce un passo molto importante che segna una nuova esperienza della propria vita. Specialmente diventa ancor più un privilegio dinanzi a una situazione assolutamente precaria in cui tanti giovani o famiglie sono costrette ad adattarsi al contratto di affitto oppure accettare una convivenza con altri coinquilini, sebbene, talvolta, non sia sempre facile – rischiando, tra l’altro, lo sfratto per qualsiasi motivo, alla mercé del proprietario. Ebbene l’incertezza, quindi, regna sovrana.

Come si evince, perciò, comprare casa non è da tutti e per coloro che possono permetterselo vige ancora l’opportunità di usufruire del bonus, garantendo così autonomia. Ciononostante il termine entro il quale richiedere questa agevolazione si sta avvicinando, giorno dopo giorno, dunque la scadenza è vicina. A questo punto ci si adoperi in fretta – oltre che accelerare le pratiche – al fine di assicurarsi l’aiuto economico. Qui di seguito le informazioni utili per una migliore esaustività.

Bonus prima casa, non c’è più tempo: requisiti per fare domanda

Introdotto dal decreto ‘Sostegni bis’, il bonus prima casa racchiude in sé numerosi aspetti particolarmente vantaggiosi: innanzitutto consente l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale per le compravendite non soggette a IVA, a cui si aggiunga anche l’esonero dal versamento del tributo sostitutivo dei finanziamenti destinati all’acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’immobile residenziale. Infine il riconoscimento del credito pari all’IVA corrisposta al venditore.

Si è già precedentemente approfondito in merito a tale misura – specialmente si voglia ricordare la grande occasione di poter ottenere un notevole risparmio – ma questa volta sarebbe bene evidenziare le strette tempistiche che la riguardano. Difatti si ha tempo fino al 31 dicembre per inoltrare la domanda, solamente  concessa ai giovani under 36 con un ISEE non superiore a € 40.000. Inoltre, a queste due condizioni imprescindibili, se ne aggiungano di ulteriori:

• la residenza nel Comune in cui è avvenuto l’acquisto della casa (nel caso da formalizzare entro 18 mesi);
• una dichiarazione in cui si attesti di non essere proprietario, comproprietario, né titolare di diritti quali usufrutto, uso e abitazione di altra dimora all’interno dello stesso Comune ove si intenda effettuare la nuova compravendita.

Anche gli immobili (e pertinenze) sono soggetti a determinati requisiti affinché sia possibile ottenere il bonus. Infatti devono appartenere alle seguenti categorie:

• A/2 abitazioni civili;
• A/3 economiche;
• A/4 popolari;
• A/5 ultra-popolari;
• A/6 rurali;
• A/7 villini;
• A/11 alloggi tipici;
• C/2 magazzini e locali di deposito;
• C/6 rimesse e autorimesse;
• C/7 tettoie.

Per ricevere il credito d’imposta, previsto dal bonus casa, basterà una semplice dichiarazione rilasciata al notaio, previo accertamento dei requisiti stessi. Ad oggi è difficile ipotizzare il suo destino nel 2025 nonché l’agevolazione dei mutui, quest’ultima correlata al beneficio medesimo. Attualmente i giovani – si rammenti, con età fino ai 36 anni e ISEE inferiore ai 40 mila euro – possono chiedere un prestito – che copra interamente il valore dell’immobile anziché l’80% – al Fondo Prima Casa dello Stato, gestito da Consap.