Il gruppo di minoranza e sullo sfondo l’assessore Chiara Godina
”Non accetto che in questa situazione si dica che i ragazzi si divertono: stiamo parlando di un’emergenza e siamo stati anche molto fortunati” ha detto l’esponente di minoranza, elencando una serie di problematiche che la nuova riorganizzazione ha causato alle famiglie. ”La separazione delle quattordici classi ha tolto la possibilità di una didattica condivisa: i laboratori non sono più attuabili collettivamente. Sono stati eliminati dai plessi delle primarie spazi importanti: biblioteche e aule per gli alunni che richiedono sostegno. Per non parlare del custode delle medie, costretto a trovare una nuova soluzione abitativa dal momento che anche la sua abitazione risulta sotto sequestro” ha detto Caspani, parlando di un clima di tensione fra il personale docente, di associazioni sportive rimaste senza palestra e portando avanti nuovamente la tesi sostenuta dal capogruppo Perego: gli edifici scolastici casatesi vanno razionalizzati. ”Serve coraggio, serve aprire un tavolo di lavoro fondato su un obiettivo preciso che possa portare ad una soluzione per il futuro. Tamponare non è sano, sicuro, economico, non è PAC” ha detto, riferendosi al nome del gruppo di maggioranza, che significa appunto Persona Ambiente Comunità . ”Serve una soluzione inclusiva, è un dovere. Voi come vedete il futuro degli edifici? i genitori hanno bisogno risposte chiare”.
A sinistra i consiglieri Barbara Paleari e Chiara Caspani
Un intervento che il sindaco Filippo Galbiati non ha raccolto, ribadendo la necessità di concentrarsi sul nuovo edificio della scuola media, come primo step del mandato. ”Quando succede qualcosa che impatta, un paese come deve rispondere? C’è tempo per farsi la guerra, ma inizialmente bisogna dare un contributo per risolvere l’emergenza e non c’è stato un contributo da parte sua” ha detto il sindaco rivolgendosi appunto a Caspani.
Quest’ultima ha evidenziato la disponibilità manifestata subito dal gruppo CasateSi, rimasto all’oscuro delle operazioni di trasloco della scuola, alle quali avrebbe contribuito senza problemi.
In appoggio è intervenuta la collega Barbara Paleari. ”Non è vero questo: noi siamo stati immediatamente presenti il giorno del crollo, pronti ad aiutarvi a capire cosa fare nell’immediato. Vi abbiamo dato dei consigli e lo stesso abbiamo fatto il giorno successivo qui in comune. Poi non abbiamo saputo più nulla del trasloco. Se questa sera ci troviamo a parlare di questo tema è perchè lo abbiamo chiesto noi, proponendo un consiglio straordinario. Non volevamo fare il processo a nessuno, ma serviva un confronto franco e sincero. Voi invece avete lasciato intendere che non abbiamo dato un contributo anche in una nota alla stampa. Noi non siamo nè costole, nè stampelle vostre, svolgiamo il nostro ruolo con serietà . Voi siete l’amministrazione e noi siamo l’opposizione: facciamo due cose diverse”.
G.C.
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