Caserta, festival Laudato sì. Gli studenti per l’ambiente: «Piantato seme del cambiamento» #finsubitoagevolazioni

La terza giornata del festival «Laudato sì’», promosso dalla Diocesi di Caserta e dall’arcidiocesi di Capua, si è aperta ieri mattina con un corteo animato dalla pastorale giovanile dei frati minori. Una marcia colorata e gioiosa, che ha visto tanti ragazzi e ragazze attraversare il centro cittadino, dalla Reggia fino al Monumento ai Caduti, intonando inni alla speranza e alla vita.

«Vogliamo piantare un seme che ha il sapore del cambiamento», gridano. E ancora: «Dinanzi a noi c’è un futuro sbiadito che non possiamo accettare, facciamo sentire la nostra voce e alimentiamo la speranza con fatti reali». In cammino ci sono gli studenti del Buonarroti e del Giordani di Caserta e del liceo Cortese di Maddaloni, ma anche i bimbi dell’asilo della Don Milani e i giovani del servizio civile. E tante associazioni. Da Ubuntu, che ha aperto il corteo con un flash mob, all’Azione cattolica, passando per la fondazione Casa Fratelli tutti, il comitato Città Viva e il movimento dei Cursillos di cristianità.

Gli interventi

«Noi siamo quella speranza – spiega frate Vincenzo, responsabile vocazionale dei frati minori – che dobbiamo mettere in atto ogni giorno della nostra vita». In testa al corteo don Gennaro d’Antò, responsabile della pastorale giovanile: «Questa iniziativa nasce per sensibilizzare le persone a prendersi cura della casa comune che è il creato dice e parte proprio dai giovani che devono essere pellegrini di speranza».

Ad attendere la carovana nell’area dell’ex Macrico ci sono monsignor Pietro Lagnese, arcivescovo di Capua e vescovo di Caserta, e Antonio Caschetto, referente nazionale dei circoli “Laudato si’”, introdotti sul palco da Dafne Rapuano della compagnia «Ali della Mente – Fabbrica Wojtyla» sulle note di «Sogna ragazzo sogna» di Roberto Vecchioni. «Questo brano – ha esordito Lagnese – è un dono, testimonia ciò che stiamo cercando di fare qui, al campo “Laudato si”, anche con il contributo dei giovani e di quanti provano a sognare con noi un futuro diverso per il Macrico, che rappresenta un luogo simbolo per la città dove riflettere e mettere insieme le energie. Un sogno che sta già prendendo forma grazie al coinvolgimento di un numero sempre maggiore di persone che credono in questo progetto. Facciamo nostro il monito di don Milani, “I care”, per dire “mi interessa questo luogo, mi sta a cuore questa città, questa provincia”. Prendiamoci cura del territorio solo così potremo trasformare la Terra dei fuochi in Terra del fuoco, quello vivo e acceso della speranza».

«Aprire questo luogo alla città – racconta Antonio Caschetto- , del circolo “Laudato si'” di Assisi è stata un’intuizione che di certo potrà generare degli effetti importanti per la comunità. Si tratta di un progetto dal basso che riesce a essere testimonianza per tutti. La sfida è riportare alla vita un luogo che purtroppo ha raccontato in passato anche storie di guerra e di morte, che ha segnato un confine invalicabile, una linea di separazione dalla città e che oggi invece vive un momento di riscatto. Al Festival il cuore palpita di gioia a vedere la vita e il fermento che ci sono qui». Poi, rivolgendosi ai giovani presenti, spiega il significato della sostenibilità, gli effetti dell’inquinamento, gli obiettivi dell’ecologia integrale e l’importanza della conversione ecologica. A seguire l’esibizione musicale di don Mimmo Iervolino e Matteo Manicardi.

La giornata

Nel corso della mattinata i volontari dell’associazione dei Salesiani cooperatori hanno distribuito ai presenti un volantino con una pista di riflessione a tema sulla bellezza del Creato che è uno dei fili conduttori di questa seconda edizione del festival. Il festival è proseguito nel pomeriggio al Centro Fernandes di Castel Volturno con un incontro dedicato a migranti e rifugiati e una preghiera interreligiosa. «Crediamo in una casa che accolga tutti», ha commentato Lagnese.

Ricco anche il programma di oggi. Nell’area ex Macrico previsti, dalle 10 alle 13, un laboratorio di riciclo della plastica a cura dell’associazione l’Isola di Arturo e un incontro su “La giustizia ambientale e la cura del suolo”, tenuto dal circolo “Laudato si'”. In contemporanea nei giardini della Flora il flash mob “Guerra non guerra” di Rosso vanvitelliano mentre all’esterno si svolgerà una caccia al tesoro che investirà tutta l’area compresa tra piazza Gramsci e piazza IV Novembre. A Capua dalle 9,30 alle 12,30 sarà possibile partecipare all’open day “Tutti in canoa” organizzato da Volturno Kayak. Nel pomeriggio, dalle 16,30 alle 18,30 invece laboratori esperienziali per adulti nell’area ex Macrico.