MACERATA – Neppure due anni sono trascorsi dal momento in cui è stato stanziato il finanziamento e, con una velocità inusuale per le opere pubbliche, addirittura in anticipo sui tempi previsti per il termine, si sono conclusi da parte del Genio civile Marche Sud di Macerata gli interventi che hanno interessato il tratto del fiume Potenza compreso tra Villa Potenza e Montecassiano. Un ulteriore step di lavori lungo il corso di questo fiume che, a distanza di qualche anno, ha subito un restyling quasi completo, a partire dalla parte montana per proseguire lungo la vallata ed arrivare alla foce.
Il periodo
In un periodo dove purtroppo gli allagamenti dovuti alle violente piogge, ma anche a territori fluviali non ben conservati, sono continui, l’opera fatta dal Genio civile Marche e in particolare dal dirigente ingegnere Vincenzo Marzialetti, è da rimarcare per tempistiche e qualità dei lavori effettuati. Basta solo ricordare l’iter iniziato con il decreto della Protezione civile del 21 ottobre 2022 nel quale è stato approvato l’elenco degli interventi finanziati, tra cui i lavori di “Riduzione del rischio idrogeologico del fiume Potenza nel tratto da valle della briglia in località Sant’Egidio a località Villa Potenza” per i quali è stato stanziato l’importo complessivo si due milioni, finanziato con risorse Pnrr dell’Unione Europea Next Generation Eu per il rischio idrogeologico. Il tratto interessato dai lavori si è esteso dalla località di Santa Maria in Selva fino alla traversa Astea a Sant’Egidio di Montecassiano. Il progetto prevedeva inoltre, per mezzo del successivo riutilizzo delle somme residue l’estensione del tratto in progetto fino al ponte in località Sambucheto per complessivi 8 chilometri. Il settore Genio civile Marche Sud di Macerata ha redatto i progetti necessari e, dopo aver acquisito pareri di legge, ha approvato subito a giugno 2023 il progetto esecutivo necessario alle procedure di appalto.
L’appalto
Lavori che sono stati assegnati all’impresa ltalcantieri di Sant’Antimo in provincia di Napoli con contratto concluso nell’ottobre 2023 per un importo netto di 1.018.347 euro. I cantieri sono stati consegnati all’impresa ad ottobre dello scorso anno e, a seguito dell’attuazione di una modifica contrattuale dovuta ad una variante per interventi finalizzati alla sicurezza e alla scoperta di reperti archeologici nei pressi del ponte Pertini a Villa Potenza, l’importo complessivo dei lavori è salito a 1.174.914 euro. I lavori sono stati ultimati a tempo record in meno di un anno, in questo mese di settembre: gli interventi realizzati sono consistiti nella riapertura della sezione idraulica del fiume per l’intero tratto, asportando dall’alveo attivo del fiume le piante e sistemando lungo le sponde i depositi di materiale di trasporto del fiume. Sono state realizzate inoltre protezioni puntuali delle sponde con gabbionate metalliche, repellenti in pennelli e mantellate con materassi metallici.
La sorgente
Questo è solo l’ultimo tassello di una scacchiera di lavori effettuati dalla sorgente alla foce del sistema fluviale. Vanno ricordati quelli svolti prima di quest’ultimo che ha interessato la sistemazione degli argini del fiume nel tratto che va dalla foce a Molino Gatti, nel territorio dei comuni di Potenza Picena e Recanati, e il tratto da ponte Sant’Antonio alla sorgente. Per la messa in opera degli interventi è stato inoltre necessario coinvolgere i privati: il Genio civile Marche Sud ha svolto un’interazione con i proprietari e attraverso un accordo bonario, contemplando la sovranità dell’argine riconosciuta dal codice civile, ha portato al ripristino di quella continuità che era venuta a mancare con la realizzazione di alcune opere antropiche. L’intervento complessivo ha portato alla sistemazione e riqualificazione delle aree che costeggiano il fiume Potenza per circa 50 chilometri, ovvero più della metà dell’intero corso dalla sorgente alla foce. Secondo i calcoli progettuali, la ricostruzione del modello idraulico del fiume Potenza, reso possibile dalle risorse della coesione e dalla sinergia tra istituzioni, enti e cittadini, triplicherà la capacità di piena del fiume nelle zone a maggior rischio esondazione, proteggendo così le aree abitate e le infrastrutture.
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