Clemente Mastella, sindaco di Benevento, usa un misto di ironia e persuasione, quando pensa ai problemi per l’abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala con i 17 milioni del Pnrr: «È la prima volta in Italia che un gruppo di cittadini si oppone alla realizzazione di edifici scolastici nuovi, al posto di strutture a rischio terremoto. Fa di tutto per far revocare un finanziamento enorme che ci consente di dare agli studenti sedi didattiche degne di questo nome senza incidere minimamente sul bilancio comunale».
La ragione sarebbe che ci sono errori progettuali e il tutto comporta notevoli disagi per studenti e docenti…
«E il Comune cosa c’entra? Noi abbiamo presentato solo il progetto, il resto lo hanno fatto Invitalia e il Ministero competente, se ci sono aspetti da regolarizzare si tratta certamente di questioni sanabili e l’atteggiamento dovrebbe essere di collaborazione non di ostruzionismo. Lavoriamo tutti insieme per raggiungere un obiettivo che è nell’interesse non solo degli studenti di oggi ma anche di quelli di domani. Per quanto riguarda i sacrifici certo che ci sono, ci sono sempre se bisogna godere di un vantaggio. Se ristrutturo casa per averla più comoda ed efficiente dovrò mettere in conto un periodo di sopportabile disagio. In ogni caso il Comune sta facendo di tutto per limitare i disagi e spero che ci sia collaborazione per ridurli ancora di più».
Critiche giungono anche dalla minoranza, in particolare dal Pd…
«Non mi meraviglio, il Pd critica e si oppone su tutto a Benevento. E poi li vedo molto vicini su tante questioni ad una parte del centrodestra. Un bel guazzabuglio».
È questa la ragione per cui lei alla Regione è con De Luca e a Benevento è invece su posizioni estreme rispetto ai Democrat, lei del campo largo neanche a parlarne quindi…
«Io non faccio la guerra a nessuno ma se il Pd si rifiuta di avere un rapporto collaborativo a Benevento, ovviamente nell’ambito dei rispettivi ruoli, io ho come interlocutore unicamente De Luca nell’interesse della città. Io dialogo con tutti se si tratta di fare cose buone per Benevento, ho dialogato ad esempio sia con Fitto sia con De Luca quando erano uno contro l’altro per portare nel Sannio 90 milioni di fondi coesione e ci sono riuscito. Quali sono i risultati che il Pd ha prodotto per la città? Io non li vedo e nemmeno la gente li vede».
I suoi avversari danno Noi di Centro in calo, sostengono che lei si illude di essere ancora l’ago della bilancia ma non lo è più…
«In verità il campo largo di cui parlano è una sorta di illusione ottica, lo vedono solo loro a giorni alterni. Il centrosinistra ha appeno finito di sbandierare l’unità sull’autonomia differenziata che si spacca sulle nomine Rai, si divide in mille rivoli, una pioggia di coriandoli. Finché ci sarà questa frattura, questo disequilibrio perenne io con il mio partito saremo sempre necessari per la vittoria del centrosinistra. E saremo una forza del Sud a livello nazionale. Lo dicono i numeri, se poi il Pd vuole continuare a fare analisi suggestive anziché reali, libero di farlo. Ma io alla Regione farò una mia lista e valuterò dove stare sulla scorta della considerazione che avrò».
Altra cosa che le rimproverano da sinistra è di essere troppo accondiscendente con il centrodestra, vicino al ministro Piantedosi in particolare…
«Una cosa è l’amicizia e una cosa è la linea politica di un partito. Con il ministro Piantedosi ho un rapporto personale di lunga data e lui è molto vicino alle esigenze anche di Benevento e delle zone interne. Se si candida vedremo».
E Mastella cosa vede nel suo futuro politico…
«Sarò sindaco fino al 2027 e spero di avere la forza di continuare a lottare per la mia città, la mia gente, il Sannio ed il Sud come ho sempre fatto. Chi attende la mia fine politica per dividersi le spoglie dovrà pazientare ancora un bel pò, per questo gli auguro lunga vita».
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