Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Il Regno Unito chiude l’ultima centrale a carbone, Ratcliffe-on-Soar, il 30 settembre 2024, diventando il primo paese del G7 a eliminare completamente questa fonte energetica. Questa chiusura segna un importante passo verso un futuro energetico più pulito e rappresenta un simbolo della transizione del Regno Unito verso un mix energetico dominato da fonti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.

Il 30 settembre 2024 segnerà una data storica per il Regno Unito, che diventerà il primo paese del G7 a eliminare completamente l’uso del carbone per la produzione di energia elettrica con la chiusura della centrale di Ratcliffe-on-Soar, situata nel Nottinghamshire.

Questo evento rappresenta non solo la fine di un’era per un paese che ha basato gran parte della sua potenza economica sull’energia da carbone durante la Rivoluzione Industriale, ma anche un passo cruciale verso l’obiettivo di decarbonizzazione e transizione energetica che il Regno Unito ha fissato per il 2050. 

Ratcliffe-on-Soar, operativa dal 1968, è stata l’ultima di una serie di centrali a carbone ad essere chiusa, in un processo iniziato seriamente nel 2015 quando il governo britannico ha annunciato l’intenzione di eliminare gradualmente tutte le centrali a carbone entro il 2025. Tuttavia, il rapido declino dell’uso del carbone ha portato ad anticipare questa chiusura.

L’uso del carbone, che rappresentava ancora il 40% della produzione elettrica nazionale nel 2012, è sceso al di sotto del 2% nel 2023 e ha raggiunto lo 0% nel 2024 grazie al crescente contributo delle energie rinnovabili, in particolare eolico e solare.

UK: produzione di energia nel 2023

Nel 2023, il mix energetico del Regno Unito era composto come segue:
1. Energia rinnovabile
: circa il 44% dell’elettricità prodotta è provenuta da fonti rinnovabili, con l’eolico che rappresenta la quota maggiore, seguito dal solare e dalle bioenergie. Questo rappresenta un significativo aumento rispetto agli anni precedenti (31% nel 2018 e solo 7% nel 2010).
2. Gas naturale: ha contribuito con circa il 33% della produzione elettrica, una riduzione rispetto agli anni precedenti, in parte a causa della crescente penetrazione delle rinnovabili e dell’impegno a ridurre le emissioni di carbonio.
3. Energia nucleare: ha rappresentato il 13% del mix energetico, rimanendo una fonte stabile di energia a basse emissioni di carbonio nel paese.
4. Carbone: ha contribuito con meno del 2% alla produzione totale di energia nel 2023, una drastica riduzione rispetto ai decenni passati, che segna il progressivo abbandono di questa fonte energetica.

La chiusura di Ratcliffe-on-Soar, una centrale che ha avuto la capacità di alimentare due milioni di abitazioni, è stata simbolica anche per il suo contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra, con il sito che ha bruciato l’ultima consegna di carbone già a giugno 2024.

La centrale verrà ora completamente smantellata entro la fine del decennio, e il sito verrà trasformato in un hub per tecnologie e energie a basse emissioni di carbonio, segnando un nuovo capitolo nella storia energetica del paese.

 

Inizio e fine del carbone: proprio in Inghilterra

L’uso industriale del carbone per produrre energia fu scoperto in Inghilterra durante la Rivoluzione Industriale del XVIII secolo.

Questo periodo segnò una svolta fondamentale nell’economia e nella società britannica, con l’Inghilterra che divenne il centro mondiale dell’innovazione industriale. Il carbone, già utilizzato in precedenza per riscaldamento domestico e piccole fornaci, assunse un ruolo fondamentale nell’economia mondiale con l’avvento delle macchine a vapore, sviluppate da inventori come Thomas Newcomen e James Watt.

Le prime macchine a vapore alimentate a carbone permisero un notevole incremento nella produzione industriale, facilitando l’estrazione di minerali e la lavorazione di materiali in modo più efficiente e su larga scala.

Il carbone divenne così la principale fonte di energia per le fabbriche tessili, le miniere, e i trasporti, come le locomotive e le navi a vapore.

Grazie alla disponibilità di ampi giacimenti di carbone, soprattutto nel Galles e nel nord dell’Inghilterra, il Regno Unito riuscì a guidare la transizione verso un’economia industriale, influenzando profondamente lo sviluppo economico globale nei secoli successivi.

Questa scoperta segnò l’inizio di un’era in cui il carbone divenne la base energetica dell’industrializzazione su scala mondiale.

 

Si può fare !!!!

Il fatto che il primo paese del G7  ad eliminare il carbone tra le sue fonti sia proprio l’Inghilterra assume un doppi significato: storico e futuristico: dimostra infatti che proprio nel luogo in cui questa fonte è stata scoperta e sviluppata sia possibile una transizione rapida verso un mix energetico più sostenibile è possibile.

La chiusura di Ratcliffe-on-Soar, infatti, non è stata solo una risposta alle esigenze ambientali, ma ha anche contribuito a rafforzare l’indipendenza energetica del paese e a stabilizzare i costi energetici per i consumatori.

Quindi: si può fare !!!


Fonti:
• “Q&A: How the UK became the first G7 country to phase out coal power” – Carbon Brief.
• “The UK has rapidly phased out coal power: how can other countries do the same?” – Powering Past Coal Alliance (PPCA).
• ”‘End of an era’: UK to shut last coal-fired power plant” – Voice of America (VOA).

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui